giovedì 21 novembre 2024


19/10/2024 17:21:50 - Manduria - Attualità

«La Regione Puglia, attraverso qualche illustre esponente politico del territorio tarantino, aveva garantito la possibilità di assunzione, per mezzo di un pubblico concorso, di ben 20 dirigenti medici entro il 2024 e di altri 13 a partire dal mese di gennaio 2025 per colmare la quasi totalità degli attuali vuoti d’organico, ma ad oggi tutto tace»

Riceviamo, e pubblichiamo, una nota stampa di Antonio Paolo Scalera, consigliere regionale (La Puglia Domani), vice presidente V Commissione.

«Il presidio ospedaliero “M.Giannuzzi” di Manduria serve un’utenza che conta ben sette comuni del distretto socio sanitario n. 7 dell’Asl di Taranto, ma territorialmente è punto di riferimento, per le urgenze, di diversi comuni limitrofi della vicina provincia di Brindisi e di tutta l’utenza di una lunga fascia costiera che va da Punta Prosciutto in provincia di Lecce sino alla Marina di Lizzano, un litorale senza un pronto soccorso e con postazioni di guardie mediche che assicurano assistenza territoriale solo per pochissime ore e solo in determinati giorni.

La recente entrata in servizio dei nuovi primari di radiologia e cardiologia non è sufficiente per sopperire alle gravi carenze di personale medico, e nei mesi scorsi, la Regione Puglia, attraverso qualche illustre esponente politico del territorio tarantino aveva garantito la possibilità di assunzione, per mezzo di un pubblico concorso, di ben 20 dirigenti medici entro il 2024 e di altri 13 a partire dal mese di gennaio 2025 per colmare la quasi totalità degli attuali vuoti d’organico.

Ad oggi tutto tace – ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera – e dopo la mia recente visita dello scorso 24 settembre, nella giornata di ieri ho depositato, così come promesso, una istanza di audizione urgente nella III Commissione Sanità della Regione Puglia.

È necessario ampliare gli spazi del Pronto Soccorso - ha proseguito Scalera - la vecchia struttura ospedaliera necessità di nuove misure d’accesso con il relativo abbattimento delle barriere architettoniche che permetterebbero l’apertura di un’altra ala per la dialisi. Il nosocomio della città messapica potrebbe nelle condizioni attuali perdere attrattività rispetto ad altre strutture ospedaliere molto vicine territorialmente ed ubicate fuori provincia, creando così mobilità passiva e la sua marginalizzazione creerebbe una inevitabile pressione dell'utenza sugli altri presidi ospedalieri della provincia jonica che sono già troppo affollati e con gli identici problemi di carenza di personale.

Ho chiesto nella mia istanza di audizione – ha concluso il consigliere Scalera – che vengano auditi con urgenza il presidente della Giunta Regionale Pugliese, l’assessore Regionale alla Sanità, la direzione strategica dell’ASL di Taranto e la direzione medica dell’ospedale di Manduria, per conoscere quali sono le iniziative e le misure che intendono assumere, in tempi molto rapidi, per garantire al personale sanitario del presidio ospedaliero Giannuzzi di lavorare in condizioni migliori e per garantire a quel territorio un livello assistenziale più adeguato in una provincia, quella tarantina, classificata come pericolosa e che necessita, proprio in campo sanitario, di interventi straordinari».











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