«Io non ho assolutamente costretto nessuno, ma ho solo proposto l’idea di poter rilevare il titolo mettendomi a disposizione e garantendo la mia esperienza che sicuramente potrà essere messa in discussione, ma comunque esiste»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato dell’ex vice presidente del Manduria Giovanni Dinoi. Ecco il testo.
«Alla luce di quanto appreso nelle ultime ore dai social e dalle varie testate giornalistiche locali, ritengo sia doveroso da parte mia chiarire ulteriormente la mia posizione all’interno del’UG Manduria Sport o quantomeno fino a quando sono stato parte integrante della stessa.
Qualche settimana fa, come ormai penso sia noto a tutti, ho rassegnato le mie dimissioni da vicepresidente della società, chiarendo alcuni aspetti di vicissitudini accadute spiegate in modo non corretto ed ho inoltre pregato la società di tenermi al di fuori di qualsiasi discorso o pettegolezzo, ma nonostante ciò mi ritrovo a dover ascoltare accuse infamanti nei miei confronti e sul mio operato.
Premetto che con questo mio scritto non voglio assolutamente accusare nessuno o alimentare polemiche come purtroppo altri sono abituati a fare; il mio voglia essere solo un chiarimento per la cittadinanza e per tutti i tifosi biancoverdi con i quali abbiamo condiviso 1000 battaglie.
Non voglio dilungarmi, ma sono costretto a partire dalle origini, da quando si è partiti con questo progetto che, premetto, ho scelto di farne parte solo ed esclusivamente per amore dei colori e per il bene di tutti: chi mi conosce sa benissimo quanto io abbia lottato, sofferto e gioito per quella maglia. Ho sentito pertanto come un dovere mettermi in gioco e cercare di trovare una soluzione per il bene del Manduria.
Ho sempre collaborato con le varie società che hanno rappresentato Manduria, fino a ricoprire il ruolo di direttore generale nelle stagioni che ci hanno visti i protagonisti con la scalata dalla Prima Categoria all’Eccellenza e mi sono prodigato per non render vani tutti i sacrifici.
In primis voglio precisare che, aldilà di quanto dichiarato nella conferenza stampa, io non ho assolutamente costretto nessuno, ma ho solo proposto l’idea di poter rilevare il titolo mettendomi a disposizione e garantendo la mia esperienza che sicuramente potrà essere messa in discussione, ma comunque esiste.
La mia proposta è rivolta all’attuale presidente in virtù del fatto che, da discorsi fatti, ha sempre ribadito in mia presenza e in presenza di rappresentanti istituzionali di aver la disponibilità economica per poter portare avanti tale progetto. Io ho sempre garantito massimo impegno da parte mia del cercar di costruire una squadra competitiva, cercando di ridurre il budget il più possibile.
È giusto che tutti i cittadini e i tifosi sappiano che il titolo dall’ex presidente Vinci è stato rilevato con degli accordi tra le parti che consistono nell’onorare debiti della passata stagione, ma questo non sono io a dirlo e soprattutto non lo dico solo adesso, ma sono state dichiarazioni fatte dallo stesso presidente sin dal primo giorno quando è stato reso pubblico il cambio al vertice e tra l’altro l’accordo porta la sua firma.
Da tifoso mi sono sentito orgoglioso perché ho pensato che, avendo accettato l’accordo, per una sua volontà, finalmente si poteva pensare alla soluzione del problema. Così come ho fatto nelle passate stagioni, mi sono subito messo a lavorare, ma mio malgrado, con il passare dei mesi, si sono verificate delle diversità di vedute tra me e la società, non sono stati rispettati gli accordi economici presi al momento del cambio società almeno fino alle mie dimissioni o nonostante ricoprissi il ruolo di vice presidente non sono stato informato e inoltre sono state messe in discussione delle operazioni di mercato da me condotte insieme all’ex direttore sportivo che in un primo momento erano state accettate dal patron.
Non essendo il mio primo anno o la mia prima esperienza all’interno della società non ho digerito simile comportamento nei miei confronti nonostante abbia sacrificato tempo e denaro.
Per amore del Manduria io auguro le migliori fortune alla società e tengo a precisare per l’ennesima volta con i tifosi che ho lottato con tutto me stesso per realizzare tutto questo solo ed esclusivamente senza interessi e soprattutto senza costringere nessuno. Mi auguro solo che verrà mantenuta fede agli impegni e che non vengano arrecati ulteriori danni perché uno dei motivi che mi ha spinto a prendere questa decisione è stato proprio quello di non aver reso chiaro il futuro.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e sono pronto a confrontarmi pubblicamente con chiunque senta la necessità di farlo. Tralasciando altri particolari discorsi tenutasi nella conferenza stampa, poco consoni a ruolo che rivestono, colgo l’occasione per salutare tutti i tifosi biancoverdi ribadendo ancora una volta che Giovanni c’è e ci sarà sempre e sarà sempre pronto a lottare per il Manduria ammesso e non concesso che ci siano presupposti per farlo con gente che quantomeno sia a conoscenza che il pallone è rotondo».
Giovanni Dinoi