Ieri il tradizionale scambio auguri per le festività con l’esibizione di Flavio Carlo Chimienti (flauto) e di Linda Clarice Gennari (voce e tastiera)
Martedì 17 dicembre: dr. Patrizio Fontana “Presentazione del Progetto grano Senatore Cappelli
L’Associazione Plinio il Vecchio ha presentato il suo nuovo progetto Grano Senatore Cappelli “La Tiragnola”, in collaborazione col dott. Patrizio Fontana.
Il progetto, il cui sottotitolo è “La piccola battaglia del grano per la famiglia”, è pensato a due tipologie di destinatari:
- un gruppo si limiterà a seguire l‘aspetto divulgativo, tecnico e scientifico
- un gruppo che parteciperà anche alle fasi di coltivazione, produzione ed acquisizione del prodotto finale
Il progetto si articolerà in tre parti:
1 - Divulgativo, con tre incontri in sede:
- presentazione del progetto;
- tecnico, esposizione dettagli operativi, previsto l’intervento di nutrizionista;
- scientifico, evidenziare gli aspetti salutistici, con l’intervento di un medico.
2 – Sensoriale, articolato in due degustazioni (una dedicata alle bruschette e una alla pasta).
3 – Operativo sul campo, che si articolerà in tre incontri dedicati alle fasi salienti del processo di produzione.
Anche della fase tre si è già passati all’operatività; le operazioni di semina sono già state effettuate il 18 dicembre u.s., con una nutrita partecipazione degli aderenti al gruppo b.
L’Associazione intende con questo progetto sensibilizzare l’attenzione su prodotti locali di assoluta eccellenza e sulle “buone pratiche” necessarie a garantire il processo produttivo dal campo alla tavola.
Questo sarà un primo modulo sperimentale in cui gli aderenti potranno “coltivarsi e trasformarsi” il grano Cappelli, acquisendo alla fine il prodotto finto in confezioni di pasta” LaTiragnola”; il metodo è previsto in ampliamento, nel futuro, a tutta una serie di eccellenze locali della terra.
Mercoledì 18 dicembre: ing. Ettore Tarentini “L’infosfera, l’oceano digitale in cui viviamo” – Parte II
Il relatore ha proseguito il cammino intrapreso nel primo incontro, accostandosi alle trasformazioni intervenute nel tempo e nello spazio.
Per tenere sempre saldo il legame tra la teoria degli incontri e la pratica della realtà attuale, il relatore ha ripreso il metodo già sperimentato negli anni scorsi, riportando degli esempi di trasformazioni in essere; in dettaglio si è preso spunto dall’inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala per citare tutta una serie di deteriori modificazioni spesso indotte dalla cultura “corrente”.Si è così passati all’analisi dei movimenti del “woke”, alla “cancel culture” ed al “politicamente corretto”. Il risultato, basato sul sovvertimento della logica aristotelica del primato della realtà sulla parola che la esprime e sull’accoglimento della rivoluzione linguistica alla Heidegger, è di omologare e sdoganare linguaggi snaturati che entrano massicciamente a far parte della base informazionale; ed allora le ICT e la AI ci ripropongono, in risposta alle nostre tante “pigre” domande, linguaggi di “maniera”. E così noi perdiamo le nostre radici! Riprendendo il percorso il relatore propone il neologismo “iperstoria” per dare conto delle modificazioni relative al percorso temporale. Ne illustra la sequenzialità rispetto alle tradizionali fasi preistoriche e storiche, evidenziando il ruolo crescente delle ICT, fino allo stadio in cui il benessere e la sopravvivenza della società iperstoricasono nelle mani dell’universo informazionale autonomo. Passando ad analizzare le modificazioni e trasformazioni dello spazio, il relatore propone il neologismo “infosfera”, indicandolo come lo spazio in cui la società iperstorica si trova a vivere. L’infosfera, forse il termine che più rappresenta la proposta concettuale di Luciano Floridi, viene illustrata secondo varie definizioni. Viene quindi proposto l’esempio dell’individuo iperstorico perfettamente calato nell’infosfera; è il racconto del tipico appartenente alla generazione Z, nato on line, strettamente iperstorico e in intima commistione con l’infosfera.
Giovedì 19 dicembre: dr. Leo Girardi “Il sonno e le malattie neurovegetative”
Nell’ambito degli interventi cadenzati presso l’associazione “Plinio il Vecchio”, il dott .Leo Girardi ha tenuto una interessante relazione sul “sonno-l ’insonnia- i ritmi circadiani -e le malattie neurodegenerative che ne conseguono”.
Ha spiegato, per primo cos’è il sonno e perché dormiamo, spiegando le fasi REM e NREM, sottolineando come una alterazione di queste fasi, che durano all’incirca 80 minuti, ripetendosi nell’ambito della notte, comporti una desincronizzazione del ciclo sonno-veglia e con esso dei ritmi circadiani.
Ha spiegato in maniera semplice che i ritmi circadiani rappresentano il nostro orologio biologico, che scandisce, attraverso l’influenza della luce e del buio la secrezione di tutti i più importanti Ormoni secreti dalle nostre ghiandole endocrine, soffermandosi principalmente su quelli che incidono maggiormente sui disturbi del sonno e sulle patologie che da essi ne addivengono: Melatonina, Cortisolo, insulina.
Ha spiegato come le alterazioni di questi ritmi abbiano conseguenze inaspettate e gravi sull’organismo umano, a partire dall’obesità, diabete, ipertensione, malattie cardiologiche; ma soprattutto si è soffermato sulle malattie che rappresentano un vero e grosso problema nell’anziano: cioè le sindromi ansioso-depressive, la demenza senile e non , la malattia di Alzheimer.
Concludendo come sia di fondamentale importanza la prevenzione di fattori di rischio di ciò che molto spesso banalizzato definendolo solo come “l’insonnia”; citando in ultimo le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità: cercare di fare esercizio fisico, smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata, allenare la propria mente, mantenere una rete sociale e fare prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Venerdì 20 dicembre: scambio auguri per le festività
Venerdì 20 dicembre si è tenuto il tradizionale scambio di auguri dell’associazione “Plinio il Vecchio”. Il presidente Gabriella Andrisano, introducendo l’evento davanti ad una sala gremita, ha richiamato i valori autentici dell’associazionismo, dello “stare insieme” quale irripetibile occasione di scambio ed arricchimento reciproci; ha proseguito con un invito alle altre associazioni operanti sul territorio ad unire gli sforzi così da raggiungere un ambito sociale sempre vasto.
Ha quindi introdotto il pomeriggio musicale che si è avvalso della presenza di Flavio Carlo Chimienti, flauto, e di Linda Clarice Gennari, voce e tastiera. Giovani talentuosi che hanno donato ai presenti momenti intensi ed emozionanti eseguendo vari pezzi e concludendo con alcuni coinvolgenti brani dallo Schiaccianoci. Le esecuzioni musicali sono state interpuntate dalla lettura di alcune poesie natalizie, spaziando da Umberto Saba a Giuseppe Ungaretti e ad Alda Merini.
Dopo i ringraziamenti finali di rito, il pomeriggio si è concluso con un buffet e con lo scambio degli auguri.