mercoledì 25 settembre 2024


14/08/2010 07:53:21 - Provincia di Taranto - Attualità

Arrestata la madre: lo picchiava dopo i litigi con l’ex marito

 
 
Gli ha dato la vita e poi si è trasformata nel peggiore dei carnefici proprio nei confronti del suo bambino che deve ancora compiere 7 mesi. Una donna di Gioia del Colle, 28 anni di origini brasiliane, ma cittadina italiana è stata è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Bari con l'accusa di maltrattamenti aggravati dalle lesioni gravissime. Da due mesi la madre aveva deciso di sfogare la rabbia su suo figlio ogni volta che litigava con il suo compagno, papà del piccolo, un piccolo artigiano del marmo di 35 anni, anch'egli di Gioia del Colle, con piccoli precedenti penali per furto.
Lo picchiava violentemente e ripetutamente fino a procurargli fratture multiple, lo mordeva lasciando sul corpo delle lacerazioni. Un escalation di maltrattamenti disumani che l'altra sera, 11 agosto, ha avuto un epilogo più grave del solito per il piccolo: le lesioni riportate erano talmente gravi che il padre, rientrato a casa, ha deciso di portare il piccolo al pronto soccorso della propria città.
Qui i medici, riscontrata la gravità della situazione hanno deciso di trasferire il bambino al Reparto di Rianimazione dell'ospedale pediatrico di Bari, Papa Giovanni XXIII. Ai sanitari del nosocomio barese è stato subito chiaro che le fratture in varie parti del corpo, le lesioni multiple cutanee dovute a morsi, e numerose ecchimosi non potevano essere state causate da un'occasionale caduta, così come la donna sosteneva, ma si trattava di maltrattamenti ripetuti nel tempo.
Per questo motivo hanno chiesto l'intervento degli agenti della sezione specializzata per i reati in danno dei minori della Squadra Mobile di Bari che hanno portato i due genitori in Questura per sottoporli a interrogatori.
La donna incalzata dalle domande del Pubblico Ministero di turno e dagli agenti della squadra Mobile è crollata confessando i maltrattamenti, ai quali, però, sarebbe – sempre secondo la ricostruzione della donna, estraneo totalmente il padre. Le violenze sul bambino sarebbero avvenute quando il padre era fuori per lavoro e questo, (sempre secondo il racconto della donna) avveniva per buona parte della giornata. Le motivazioni di una così inaudita atrocità risiederebbero nei continui litigi della coppia, per cui la donna si 'vendicava' sul bambino.
La Procura della Repubblica di Bari ha disposto il fermo della donna, poi convertito in arresto dal Gip ed è stata associata alla Casa Circondariale di Bari. La donna è accusata di maltrattamenti aggravati e lesioni gravissime.
Si stanno vagliando, in queste ore, le posizioni del padre, dei parenti e dei conoscenti che non si sarebbero mai accorti dei maltrattamenti sul bambino, il quale che versa in situazione di pericolo di vita ed è stato affidato, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, ai sanitari dell'ospedale pediatrico barese che lo hanno in cura.
 
ORE 14.30 - GRAVISSIMO QUADRO CLINICO
E' gravissimo il quadro clinico del bimbo di sette mesi picchiato dalla madre e ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Gli accertamenti diagnostico-strumentali hanno riscontrato fratture del cranio, di sette costole, della dita delle mani, di un femore e di un omero. Il piccolo, inoltre, presenta numerose ecchimosi e ferite causate da morsi e forse da bruciature. Si sta verificando se abbia subito danni neurologici. Dopo il ricovero ha subito due collassi cardiocircolatori dai quali si è ripreso. La polizia ha accertato che anche il padre veniva spesso aggredito e morsicato dalla compagna.
 
ORE 17.31 - OPERATO ALLA TESTA
Nelle ultime ore si è ulteriormente aggravato il quadro clinico del bimbo di sette mesi picchiato dalla mamma che è in stato di coma. Pertanto è stato deciso di trasferirlo al reparto di Neurochirurgia del Policlinico dove nel pomeriggio è stato sottoposto a intervento chirurgico al cervello. L'equipe diretta dal prof.Antonello Calace, a quanto si è saputo, ha applicato due drenaggi per la presenza di un igroma bilaterale.
 
ORE 17.45 - LA DONNA IN ITALIA DA PICCOLA
Vive in Italia sin da quando era bambina la donna arrestata per aver brutalmente e ripetutamente picchiato il figlio. Lei e il suo convivente, papà del piccolo, a quanto si è appreso sono insieme da alcuni anni.
La coppia vive in una zona semicentrale di Gioia del Colle - comune di circa 28 mila abitanti a una quarantina di chilometri da Bari – in una palazzina bifamiliare. Nell’altro appartamento risiedono i genitori dell’uomo, un artigiano del marmo.
Sino ad ora la donna, a quanto accertato, non aveva mai manifestato problemi psichici, nè mai le forze dell’ordine si erano interessate di lei.
 










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