venerdì 20 settembre 2024


06/09/2010 20:14:55 - Avetrana - Attualità

Intanto oggi primo giorno di scuola all’istituto alberghiero di Maruggio senza Sarah

 
C’e’ un posto vuoto al primo banco della II A dell’Istituto alberghiero di Maruggio, la classe che Sara Scazzi avrebbe dovuto cominciare a frequentare da oggi nel paese vicino ad Avetrana da dove è scomparsa ormai da 12 giorni.
 
Nel primo giorno di scuola i compagni di classe della quindicenne hanno preso posto ma le ore di lezione sono state dedicate a parlare di lei. Tutti si interrogano su cosa possa esserle successo. Alunni e professori la descrivono come una ragazza tranquilla, normale. Nessuno pensa che possa essere scappata. Una sua compagna, Antonietta, racconta di averla vista l’ultima volta qualche settimana fa: lei lavorava in un supermercato a Torre Colimena e Sara era andata a trovarla.
«Non vedeva l’ora di cominciare la scuola per ritrovare i suoi amici» dice Antonietta, «non può essere scappata, forse si è fidata di qualcuno che conosceva e che l’ha ingannata».
«Quando ho saputo che era scomparsa» aggiunge «ho provato a chiamarla tante volte, ma il suo cellulare era spento».
«Secondo me è molto vicina» dice un altro compagno, Andrea, «me lo sento, è nella zona di Avetrana, non può essere più lontana».
 
Nella classe di Sara ci sono 11 ragazzi, è il primo giorno di scuola e avrebbero dovuto fare lezione di italiano, tedesco e laboratorio di cucina, ma di studiare al momento non se ne parla. I professori cercano di tranquillizzarli e di far venir fuori l’angoscia per quanto accaduto.
 
«E' una ragazza normale – racconta Francesco De Santis, che è stato professore di Sara l’anno scorso, «in certi momenti introversa, in certi molto socievole, così come tutte le ragazze della sua età. Ho conosciuto la madre. Era lei che veniva agli incontri con i professori e si mostrava interessata all’andamento scolastico della figlia».
De Santis parla di una ragazza “seguita dalla famiglia con un buon rendimento scolastico e molto motivata ad imparare”.
«Era sempre seduta al primo banco, e seguiva con attenzione le lezioni» dice ancora, «partecipava alle attività scolastiche perchè era molto interessata alla professione».
 
ORE 13:25 - A SCUOLA SI PENSA A MANIFESTAZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE
Si sta pensando ad organizzare una manifestazione di sensibilizzazione nell’Istituto alberghiero di Maruggio, dove da oggi Sara Scazzi avrebbe dovuto cominciare a frequentare la II A. Ad annunciarlo è il vicepreside, Maurizio Schirone, che pensa di organizzare con gli studenti dell’istituto un corteo per sollecitare chiunque sappia qualcosa della scomparsa di Sara a parlare. Schirone, come gli altri professori e i compagni di classe della quindicenne, non crede ad una sparizione volontaria, anche se il desiderio di andare via da Avetrana, era emerso anche in un test socio-affettivo cui l’anno scorso la ragazza, così come tutti gli studenti del primo anno, era stata sottoposta.
 
ORE 13:33 - IN UN TEST TUTTA LA VOGLIA DI ANDAR VIA DA AVETRANA
Il desiderio di Sara di andare via da Avetrana, era emerso in un test socio-affettivo cui l’anno scorso la ragazza, così come tutti gli studenti del primo anno dell’istituto alberghiero che frequentava, era stata sottoposta. Dal test, dice il vice preside della scuola Maurizio Schirone, emergeva «una difficoltà a relazionarsi con la madre, e una certa aggressività nei suoi confronti. Sara aveva invece come modello di riferimento il fratello (che da anni vive a Milano per lavoro, ndr) perchè era da anni che aveva lasciato il paese di origine».
Schirone racconta anche di un compito in classe che Sara aveva fatto. Si trattava di redigere un articolo di giornale su un tema libero: lei scrisse di un omicidio nel quale una madre veniva uccisa e inizialmente veniva incolpato il figlio, ma in realtà il responsabile era il marito.
 
ORE 14: 20 - DALLA MAMMA APPELLO A NAPOLITANO: PIU' FORZE DELL’ORDINE
«Rivolgo una accorato appello al presidente della Repubblica affinchè invii ulteriori aiuti alle forze dell'ordine: sono una mamma disperata».
È l’appello che Concetta Ferrano Spagnolo, mamma di Sara, la ragazza di Avetrana scomparsa, ha rivolto questa mattina nella sua casa al presidente della Repubblica perchè sia incrementato il numero delle forze dell'ordine che da 12 giorni cercano sua figlia scomparsa nel nulla.
«Ringrazio tutte le forze dell’ordine - ha detto leggendo il testo dell’appello davanti ai giornalisti - e tutti i volontari che si stanno impegnando a trovare mia figlia Sara».
 










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