Bonificata in tempo in record l’abitazione dai proprietari
“Sfrattati” i piccioni dall’abitazione abbandonata del centro storico di Sava, a pochi metri dalla centralissima piazza San Giovanni.
Dopo l’esposto dell’ambientalista Mimmo Carrieri, che aveva raccolto le lamentele dei residenti nelle case attigue (sottolineando il degrado igienico sanitario e il rischio di pericolo per la salute pubblica) i proprietari sono immediatamente intervenuti per bonificare e disinfestare la “casa rifugio” dei piccioni.
«Sono state necessarie tre giornate di lavoro di un operaio per rimuovere gli escrementi e per coprire l’atrio con pannelli zincati per impedire l’accesso ai colombi (come si vede dalla foto), ma alla fine, il risultato è stato ottenuto» afferma, in una nota, Mimmo Carrieri. «L’occupazione “abusiva” si era verificata a causa dello “sfratto” consequenziale al recente restauro del campanile della Chiesa Madre, dove, per anni, i piccioni erano soliti rifugiarsi e nidificare. L’installazione di “dissuasori” posti sui bordi del campanile ha costretto i volatili appartenente alla specie stanziale, ad “emigrare” alla ricerca di nuovi spazi come: sottotetti, terrazzi, balconi,cortili. davanzali e case abbandonate. Molti cittadini, pur amando gli animali, lamentano i cattivi odori derivanti dagli escrementi non solo perché questi sporcano, ma anche perché questi potrebbero essere causa di processi infettivi. Per prevenire tali eventualità, alcuni titolari di attività commerciali hanno già provveduto a far posizionare i “dissuasori” sui cavi, bordi e anfratti dove maggiormente i piccioni stazionano».