Poche idee, ma molto confuse
“Indagate sulla mia famiglia, eravamo solo in cinque a conoscere lo spostamento di Sara quel 26 di agosto. Partite da me ed indagatemi, gli inquirenti stanno sbagliando”: queste le ultime dichiarazioni choc della mamma di Sarah, la signora Concetta, esposte in televisione nella bagarre di trasmissioni che l’hanno ospitata.
Sospetti fondati, dietrologie ancora non confessate, particolari che lentamente emergono dalla quotidianità, specchio di un qualche segnale, o verità scomode ? Interrogativi, che, all’indomani di quanto affermato dalla mamma della quindicenne, confermano il sussistere di quelle zone d’ombra entrate nella vicenda sin da quando si è paventa la constatazione di una vita quasi parallela della ragazza, e così fortemente
insinuate dagli esperti che, nel circo mediatico di inizio stagione televisiva, rilasciano a conduttori e pubblico in ascolto. Certo è che, adesso, le cose cambiano, le domande aumentano e sicuramente gli inquirenti ne vorranno sapere di più, mentre le ricerche continuano senza sosta ed a tuttotondo nelle campagne delle provincie di cui Avetrana è fulcro e passaggio.
insinuate dagli esperti che, nel circo mediatico di inizio stagione televisiva, rilasciano a conduttori e pubblico in ascolto. Certo è che, adesso, le cose cambiano, le domande aumentano e sicuramente gli inquirenti ne vorranno sapere di più, mentre le ricerche continuano senza sosta ed a tuttotondo nelle campagne delle provincie di cui Avetrana è fulcro e passaggio.
Sempre sotto accusa il virtuale del web; i quattro profili della ragazza al setaccio nella
speranza di una qualche traccia. L’ultima ora diffonde notizie dell’esistenza di diverse schede telefoniche intestate a nome della mamma di Sarah, tranne una. Resta da sapere a chi è intestata, partendo dal presupposto che, per legge, è impossibile intestare schede telefoniche a minorenni.
speranza di una qualche traccia. L’ultima ora diffonde notizie dell’esistenza di diverse schede telefoniche intestate a nome della mamma di Sarah, tranne una. Resta da sapere a chi è intestata, partendo dal presupposto che, per legge, è impossibile intestare schede telefoniche a minorenni.
Inoltre, apre il dibattito aperto dalla richiesta avanzata dalla presidente dell’Associazione Penelope di verificare gli ultimi secondi di operatività del cellulare di
Sarah, ricorrendo ai satelliti militari presenti nella zona. Suggerimento ritenuto poco funzionale per alcuni (i satelliti potevano essere spenti), poco attendibili da altri. Sicuramente nulla è lasciato al caso: tutti i particolari e gli avvistamenti, quota oltre 260, verificati, i reparti speciali sempre pronti ai rilevamenti del caso, le forze in campo per terra, acqua e cielo in servizio sino allo sfinimento h 24, tutte le piste seguite da 20 giorni.
Sarah, ricorrendo ai satelliti militari presenti nella zona. Suggerimento ritenuto poco funzionale per alcuni (i satelliti potevano essere spenti), poco attendibili da altri. Sicuramente nulla è lasciato al caso: tutti i particolari e gli avvistamenti, quota oltre 260, verificati, i reparti speciali sempre pronti ai rilevamenti del caso, le forze in campo per terra, acqua e cielo in servizio sino allo sfinimento h 24, tutte le piste seguite da 20 giorni.
Oggi l’attesa del verificarsi di una profezia: “Ritornerò dopo 20 giorni per far vedere a tutti quanto valgo”: questa una delle confessioni di Sarah al pasticcere di Mottola via chat, prima della scomparsa, ascoltato a più riprese dagli inquirenti, pc sequestrato.
Le ore di una giornata sono 24, quindi oggi si è in attesa che qualcosa accada. Suggestiva anche la similitudine tra la vita di Avril Lavigne, mito di Sarah, scappata da
casa a 16 anni, e la stessa giovane di Avetrana, che potrebbe aver simulato una scappatella rifacendosi alla biografia della cantante.
casa a 16 anni, e la stessa giovane di Avetrana, che potrebbe aver simulato una scappatella rifacendosi alla biografia della cantante.
Troppa carne al fuoco, poche certezze, dubbi in escalation ed ora dichiarazioni al vetriolo su tutti, inquirenti inclusi. Chissà, forse risuscitare Maigret, Colombo, Holmes, e la serie innumerabile di investigatori di ieri ed oggi, aiuterebbe un po' di più.
Mimmo Palummieri