«Basta svilimenti e leggi corporativistiche, ci diano risposte concrete»
La Festa Democratica Nazionale sul Lavoro svoltasi a Taranto alla presenza del Segretario nazionale Pierluigi Bersani è stata l’occasione per porre l’accento su una spinosa problematica che vede coinvolti i geometri pugliesi.
La notizia giunge in un una nota a firma del Capogruppo del PD al consiglio comunale di Grottaglie, Alfonso Annicchiarico.
All’incontro, intitolato “Il lavoro autonomo tra promozione e nuove tutele”, hanno preso parte elementi di spicco come Tiziano Treu (Vice Pres. PD Comm. Lavoro Senato), Vincenzo Mannino (Segr. Gen. Confcooperative ), Paola De Micheli (Resp. Pmi PD), Sergio Gambini (Cna), Domenico Posca (Pres. Unico), Gilda Binetti (Resp. Eco. Lav. PD Puglia).
Nel corso dell’assemblea, in un intervento ad opera dello stesso Alfonso Annicchiarico, sono state poste all’attenzione dei presenti le gravi problematiche che affliggono la categoria dei geometri, sulla quale pesano le recenti limitazioni di competenze scaturite a seguito di una circolare esplicativa redatta dall'Ufficio Lavori della Regione Puglia, con la quale di fatto si esclude la figura del geometra e degli altri tecnici diplomati dalla filiera dell'edilizia.
Sono emersi dettagli preoccupanti, come quello che vede tra i redattori della circolare regionale un funzionario che riveste al tempo stesso la carica di vicepresidente dell'ordine degli ingegneri di Bari, in evidente conflitto di interessi.
Una circostanza, quella sopra descritta, di indiscutibile gravità, della quale il Presidente Nichi Vendola è stato più volte messo al corrente. Annicchiarico e la categoria dei geometri hanno però stigmatizzato l’assordante silenzio che ha caratterizzato sin qui il Governatore della Regione Puglia, che messo a conoscenza del problema ha però preferito non prendere ad oggi alcun provvedimento, nonostante la suddetta circolare - ad opera di un dipendente regionale in conflitto di interessi - abbia comportato la precarizzazione di oltre 7mila geometri pugliesi.
Alla luce di ciò è senza dubbio evidente che la citata circolare è frutto di un'attività corporativistica, che vede gli ingegneri escludere deliberatamente gli oltre 7mila geometri pugliesi da ogni pratica lavorativa nel settore edilizio, avendo così campo sgombro a tutto discapito della concorrenza e della possibilità di scelta dei cittadini in un momento caratterizzato da una pesante crisi economica.
La difficile situazione, peraltro già affrontata in precedenti riunioni di categoria organizzate dai Collegi dei Geometri dell’intera Regione, non ha ancora visto una svolta positiva. Del problema è stato recentemente posto a conoscenza anche il parlamentare jonico on. Ludovico Vico, a cui è stato chiesto di adoperarsi affinché il Governo provveda a chiarire le competenze dei geometri tra le quali il significato di “costruzioni di modesta entità” - uno dei freni al lavoro dei geometri - enunciato in un vecchio e datato regio decreto del 1929, risultando evidente che così come accaduto tale interpretazione non può essere lasciata ad una categoria concorrente.
Annicchiarico, facendosi nei fatti portavoce dell’intera categoria, ha annunciato che a breve partiranno una serie di iniziative di protesta su base regionale e successivamente nazionale, volte a sensibilizzare le istituzioni competenti alla risoluzione dell’annosa questione. Quello che chiedono i geometri pugliesi non è che si provveda ad un ampliamento delle proprie competenze, ma che si possa continuare ad operare così come si è fatto dal dopoguerra sino a ieri, tenendo presente che detta categoria, ora vittima di un irriconoscente svilimento, ha costruito e ricostruito il patrimonio edilizio della nazione Italia.