mercoledì 25 settembre 2024


25/09/2010 07:28:25 - Provincia di Taranto - Attualità

L’ing. Dragone: «La richiesta dei geometri è figlia di un anacronismo»

 
«Vi scrivo per fare delle osservazioni molto importanti relative all'articolo in oggetto, che mi sembra estremamente fazioso e trascura importanti considerazioni obiettive.
Comincio con il chiarire che non ho niente in contrario al fatto che i geometri esercitino attività edilizie. Io stesso mi sono diplomato come geometra nel 1994 all'Einaudi di Manduria. Poi sono diventato ingegnere civile strutturista nel 2000 a Bologna.
La faziosità dell'articolo è evidente perchè non relaziona la necessità di avere conoscenze maggiori alla luce delle richieste sociali e normative attuali.
Secondo l'autore dell'articolo esistono ancora costruzioni di “modesta entità”?
Oggi un intervento edilizio richiede un insieme sterminato di progettazioni e interventi attinenti a diversi settori: progettazioni impiantistiche, leggi urbanistiche, leggi sul risparmio energetico, progettazioni strutturali, pratiche catastali...
La richiesta di prestazioni è aumentata seguendo ciò che la società richiedeva, piaccia o meno.
Basta farsi una passeggiata in paese per notare che dove prima c'erano casette ad un piano oggi si sopraeleva di due/tre piani e le strutture sono sempre più ardite.
Gli ingegneri e gli architetti, che in teoria potrebbero svolgere quasi tutte le operazioni di progettazione, vanno sempre più specializzandosi.
E' ormai assodato che le conoscenze universitarie diventino rapidamente obsolete (specialmente dal punto di vista legislativo), costringendo a continui aggiornamenti e a essere sempre più “collaborativi” fra diverse figure professionali.
Non si dimentichi poi la novità più importante: il territorio italiano è interamente sismico. Lo è sempre stato, ma noi italiani ci accorgiamo delle cose solo dopo le tragedie.
A seguito dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3274/2003, emanata a seguito del crollo nella scuola di San Giuliano, scattò l'obbligo della progettazione sismica, che la Puglia ha recepito con qualche ritardo (e le successive leggi e decreti non li chiamerei proprie vetuste).
Molti ingegneri e architetti non hanno le conoscenze per condurre queste progettazioni e si sono riversati in altri settori. I geometri credono di avere queste competenze? Io ho fatto cinque anni di specializzazione, 10 anni di attività professionale e non finisco mai di aggiornarmi.
La richiesta dei geometri è figlia di un anacronismo: la figura del geometra era basata sulle ridotte richieste edilizie di un tempo.
Ciò che sembrava consentito (in alcuni forse con casi di negligenza/trascuratezza degli impiegati addetti ai controlli negli uffici pubblici) è stato chiarito non esserlo: tutto qui».
ing. Alessandro Dragone










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