venerdì 20 settembre 2024


27/09/2010 10:31:01 - Avetrana - Attualità

30 giorni, un giallo

17, 14, 6, 1 mese: no! Non si tratta di una qualche dritta sul jackpot milionario del superenalotto, ma la storia di quattro ragazze bambine, quattro, per un unico tragico destino: la scomparsa nel nulla, tranne qualche debita e macabra eccezione.
Elisa Claps, Angela Celentano, Denise Pipitone, ed ora Sarah Scazzi, ad un mese esatto dalla sua scomparsa, bambine ieri, giovani donne oggi, un volto ricostruito al computer, i tanti appelli in favore del loro ritrovamento.
Sarah, 30 giorni di assenza, da quel maledetto 26 agosto, grida vendetta per le altre compagne di sventura insieme alle loro madri. Sì, piangono insieme, si confortano reciprocamente, tengono alto il livello di attenzione sulle storie delle loro figlie, diventano l’una la madre dell’altra, un’unica grande famiglia allargata dal dolore, una comunità di non presenti all’appello di sparizioni eccellenti del nostro paese, sepolte da montagne di sospetti, piste imbattute, lungaggini burocratiche, malagiustizia.
Intanto, la mamma di Sarah rompe il silenzio stampa, scossa dalla mamme delle altre ragazze scomparse, per tenere sempre vivo l’allarme, e lancia un appello al presidente
della Regione Puglia, Vendola, ed alle forze dell’ordine, accusate di intempestività, affinché intensifichino il numero degli inquirenti coinvolti nelle indagini, da estendersi nelle altre provincie, allargando il bacino delle investigazioni.
«Le speranze cominciano a crollare», dice la mamma di Sarah, la signora Concetta, soffocata dal dolore della perdita del padre adottivo e vittima degli scherzi degli sciacalli, non ultimo l’arrivo in differita con “Chi l’ha visto”, di un pacco postale contenente due quaderni che contengono il nome della figlia.
Sul fronte delle indagini non si ravvisano passi in avanti, sempre ferme sulle due ipotesi, peraltro a tutt’oggi scricchiolanti: fuga volontaria o rapimento?
Sul piatto della bilancia mancano quei nuovi elementi che possano dare riposta definitiva alla domanda amletica, mentre il passaggio dei giorni sul calendario, impresso sul volto della signora Concetta, spegne lentamente qualsiasi possibilità di una  rapida soluzione del giallo Scazzi.

Mimmo Palummieri










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