venerdì 20 settembre 2024


08/10/2010 11:25:59 - Avetrana - Attualità

«Organizzeremo, ogni anno, un memorial in onore di Sarah»

 
Il tragico epilogo della scomparsa di Sarah ha sconvolto la popolazione studentesca dell’istituto alberghiero di Maruggio, la scuola che la quindicenne ragazza avetranese ha frequentato sino allo scorso anno. Quasi tutti i ragazzi, sgomenti per la drammatica notizia della morte di Sarah (che quasi tutti hanno appreso attraverso la televisione, nella tarda serata dell’altro ieri) hanno deciso, all’orario di entrata, di disertare le lezioni e di recarsi ad Avetrana, per seguire più da vicino gli ultimi sviluppi della vicenda.
«L’epilogo ha letteralmente annichilito tutti coloro che conoscevano Sarah» sono le parole del prof. Maurizio Schirone, docente dell’istituto alberghiero. «Nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare questo tipo di svolta. Ci sono poi tanti particolari, che abbiamo appreso dalle televisioni, che ci lasciano sgomenti e che andrebbero approfonditi. Posso aggiungere che siamo afflitti e distrutti per la fine di Sarah e che la scuola ha fatto tutto il possibile per tenere sempre desta l’attenzione su questa vicenda».
Particolarmente addolorati e commossi gli amici di Sarah. In primis Francesca, l’amica del cuore di Sarah, nonché compagna di classe.
«Sono sconvolta: questa notizia proprio non me l’aspettavo» sono le poche parole che Francesca riesce a formulare, mentre, con gli altri compagni di scuola discutono sul da farsi. «Sino all’ultimo momento ho sempre sperato che Sarah fosse ancora viva e che, prima o poi, sarebbe ritornata ad Avetrana. Invece ho appreso della sua morte l’altro ieri, in diretta, attraverso la televisione: per me è stato uno shock. Cosa ricorderò di Sarah? La sua dolcezza e il suo sorriso. La ricorderò sempre come una ragazza viva, anche se non sarà mai più tra noi».
Afflitto anche Davide, lo studente di Manduria che frequenta l’istituto alberghiero di Maruggio, per il quale Sarah provava simpatia e affetto.
«Ho seguito, l’altro ieri sera, buona parte della trasmissione “Chi l’ha visto”» racconta Davide. «Ho ascoltato le prime notizie frammentarie della confessione dello zio e dell’ammissione dell’omicidio, ma non ci ho voluto credere. Ho sperato che fossero delle notizie senza fondamenta. Poi, ieri mattina, ho appreso le conferme da parte di tutti i mass media. E pensare che lo zio ha anche pianto quando parlava della nipote… Io continuerò a portare Sarah nel cuore, ricordando quel giorno in cui ci siamo abbracciati e mi ha trasmesso il suo calore».
Infine Nicola, che non ha tentennamenti nell’esprimere il suo sdegno per l’epilogo della vicenda.
«Ho difficoltà a commentare la scomparsa di una nostra amica» afferma Nicola. «E’ un epilogo che fa schifo: ma come è possibile che possa succedere una cosa del genere fra uno e una nipote? E pensare che la casa dello zio è a poche centinaia di metri dalla mia abitazione. Però non lo conoscevo bene e soprattutto non sapevo che fosse lo zio di Sarah, sino a quando non ho visto la sua foto sui giornali e in tv. Abbiamo sperato sino all’ultimo che Sarah fosse viva: con la nostra recente manifestazione abbiamo voluto proprio far trapelare questa nostra speranza. Come la ricorderemo e come onoreremo la sua memoria? Ci stiamo pensando. Sicuramente organizzeremo di momenti di commemorazione all’interno della scuola. Faremo celebrare una Messa in suo ricordo e, poi, promuoveremo un Memorial Sarah Scazzi ogni 26 agosto di ogni anno. Porteremo Sarah, per sempre, nei nostri cuori».










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