Don Dario De Stefano: «A te solo signore la giustizia, a noi la vergogna sul volto»
Il feretro con i resti di Sarah Scazzi è entrato nello stadio comunale del paese accolto tra gli applausi di migliaia di persone. Durante il tragitto sino all’altare la gente ha lanciato fiori bianchi in direzione della bara. Ai piedi dell’altare campeggia una foto di Sarah e accanto una corona inviata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto. Ci sono anche rappresentanze di studenti delle scuole di Avetrana.
Al termine del rito funebre celebrato dal parroco di Avetrana, don Dario De Stefano, é salita sul palco, che ha ospitato l’altare, Concetta Ferrano Spagnolo, la madre di Sarah. La donna, che è Testimone di Geova, si è seduta accanto al figlio Claudio.
«A te solo signore la giustizia, a noi la vergogna sul volto». Sono le dure parole pronunciate dal parroco della chiesa del Sacro Cuore di Avetrana, don Dario De Stefano, nell’omelia al rito funebre cattolico della liturgia della parola nello stadio comunale.
«E' un giorno triste - ha detto - che chiude un tempo di attese, sofferenze, speranze e delusioni. E anche Sarah, la nostra Sarah, che abbiamo cercato per tanti giorni senza arrenderci. Abbiamo lottato perché volevamo rivederla sorridere, ascoltare i suoi progetti e desideri, ma tutto questo non si è avverato».
«Non è vero che i giovani sono vuoti, sono solo fragili», ha aggiunto don Dario De Stefano. Il sacerdote ha rivolto un invito ai giovani: «Non abbiate paura a raccontare le vostre difficoltà, le vostre paure a chi vi ama veramente e vi può indicare una strada sicura. Non chiudetevi nella vostra solitudine che può diventare angoscia». E poi l’appello alla folla: »Se il mondo non ritornerà a Dio, non ci potrà essere futuro».
«Tra poche ore il cielo diventerà scuro, ma siamo certi che brillerà una nuova stella di nome Sara». Così il parroco don Dario De Stefano ha concluso l’omelia salutando il feretro con i resti di Sarah prima di benedirlo. «Cara Sarah - ha detto ancora - ora ci rivolgiamo a te. E’ giunto il momento di affidarti al Signore. Vorremmo che questo splendido sole ci parlasse un po' dell’amore infinito di Dio in cui ora ti trovi. Vogliamo ricordarti così - ha concluso - col tuo sorriso e i tuoi sogni».
FRATELLO CLAUDIO, «IMMAGINAVO PER TE UN FUTURO PIU’ BELLO» - «Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini, il comune di Avetrana e tutti i parenti. Immaginavo un futuro più bello per te Sarah insieme alla persone che ti volevano bene». Lo ha detto il fratello di Sarah, Claudio Scazzi, che ha letto pubblicamente un breve messaggio in conclusione della cerimonia funebre che si è da poco conclusa nel campo sportivo di Avetrana.
La madre di Sarah Scazzi, Concetta Serrano Spagnolo, è arrivata poco prima delle 11 alla camera ardente allestita per la figlia Sarah. Immediatamente dopo hanno lasciato la sala la moglie e la figlia dell’assassino, Cosima Spagnolo e Valentina Misseri, rispettivamente zia e cugina della vittima.
DIFENSORE ZIO CHIEDERA’ PERIZIA PSICHIATRICA - Il difensore di Michele Misseri, l’omicida della nipote Sarah Scazzi, depositerà lunedì prossimo la richiesta di perizia psichiatrica per l’omicida al gip del Tribunale di Taranto perchè venga accolta in sede di incidente probatorio.
Lo ha riferito lo stesso legale l’avvocato Daniele Galoppa, parlando con i giornalisti. Il legale ha anche respinto le voci secondo cui in questi giorni avrebbe ricevuto minacce. «Non mi è giunta nessuna minaccia - ha detto - e ritengo che non ne arriveranno. Io lavoro al fianco degli inquirenti per trovare tutta la verità. Il mio posto non è ad Avetrana, è qui dove svolgo la mia attività. Ho visto la moglie e le figlie di Misseri la notte famosa degli interrogatori. Avevano notato in lui uno strano comportamento forse dovuto a stanchezza, mai però avevano pensato a quello che poi si è scoperto».