venerdì 20 settembre 2024


10/10/2010 13:53:38 - Avetrana - Attualità

Tanti sindaci presenti. Al funerale anche due assessori di Maratea

 
Niente nero, solo bianco.
Ad Avetrana è stato scelto il colore della vita e della purezza per dare l’addio a Sarah: la salma in una bara bianca (per espressa volontà della famiglia Scazzi); bianchi anche i fiori che decine di ragazzi (molti dei quali amici di Sarah), aprendo il corteo funebre, avevano in mano; bianchi i palloncini e i colombi che, durante il rito esequiale, sono stati liberati.
La morte assurda di Sarah ha richiamato ieri pomeriggio, ad Avetrana, una folla imponente: autorità, amministratori, con i rispettivi gonfaloni (fra questi due assessori di Maratea, comune gemellato con la cittadina jonica), e tanta gente semplice. Non solo di Avetrana, ma anche dei centri limitrofi, sia del tarantino, che del leccese e del brindisino.
«E’ una storia che ci ha tenuto col fiato sospeso per tanti giorni» è stato il commento della gente presente alle esequie di Sarah. «Abbiamo sperato, sino alla fine, che Sarah potesse essere viva. Invece l’epilogo shock, che ha sconvolto tutti per la sua ferocia. Siamo qui perché, giorno dopo giorno, abbiamo iniziato a conoscere Sarah: la sua purezza, le sue paure, i suoi sogni, i suoi timori. Lentamente è stato come adottarla nelle nostre famiglie. Per tutti noi è come aver avuto una figlia in più. Ecco perché la sua triste fine ci ha addolorato tantissimo. E oggi abbiamo voluto anche noi essere presenti per far sentire l’affetto alla famiglia Scazzi e per rendere a Sarah l’ultimo saluto».
La drammaticità e la crudeltà di chi ha privato Sarah della sua cosa più preziosa, ovvero, la vita, ha lasciato tutti sgomenti.
«E’ un dramma di tutti, frutto di un tessuto sociale senza più valori» sono le parole del sindaco di Manduria, Paolo Tommasino. «Sarah è stata vittima di una mostruosità che angoscia e sorprende. E per me la patologia che ha caratterizzato il comportamento dell’omicida si chiama pedofilia».
Ancora più duro il sindaco di Torricella, Giuseppe Turco.
«E’ la degenerazione dei valori degli uomini» è l’opinione di Turco. «Al contrario degli animali, che dimostrano ancora gli istinti della conservazione, gli uomini riescono a macchiarsi di gesti di inumana violenza».
Terminato il rito esequiale, la salma di Sarah ha compiuto l’ultimo viaggio, quello verso il cimitero di Avetrana. In mattinata è prevista la tumulazione in una tomba di famiglia. Ma l’Amministrazione Comunale, non appena sarà completato l’ampliamento del cimitero, ha in animo di realizzare una tomba esclusivamente per Sarah, al centro della nuova area. Per rendere eterno il ricordo di un “tenero germoglio” prematuramente reciso dalla pianta della vita.










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