A segnalarlo è l’ambientalista Mimmo Carrieri
Due persone anziane aggredite dai cani randagi in piazza San Giovanni, nei pressi del municipio. A segnalare il grave episodio, che si è verificato venerdì della scorsa settimana, è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«Si sono verificare due aggressioni in un solo giorno» fa presente Carrieri in una lettera indirizzata al Prefetto, alla Asl, alla Polizia Municipale e agli amministratori. «Due persone anziane (A. P. di 81 anni e A. B. di 79 anni) sono stati azzannati alle gambe da cani randagi. Ambedue hanno dovuto fare ricorso alle cure sanitarie del Pronto Soccorso dell`Ospedale di Manduria. La prognosi dei sanitari è stata 5 giorni, ma la paura dei due anziani è stata tantissima e certamente per chi ha delle patologie coronarie l’episodio avrebbe potuto portare a delle gravi conseguenze».
Carrieri, ricordando che il sindaco è la prima autorità sanitaria del Comune e che ha anche il compito di tutelare la pubblica e privata incolumità in qualità di “Ufficiale del Governo”, fa presente che nel regolamento di Polizia Veterinaria e nella legge 281/91 viene sancito che il “Sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi, provvedendo alla loro cattura e alla collocazione presso un canile municipale convenzionato”.
«La Corte di Cassazione, con propria sentenza n. 10190, ha riconosciuto il risarcimento danni per mancato controllo da parte del Comune di Napoli a favore di un`anziana signora aggredita da un cane randagio» prosegue ancora Carrieri, che tempo fa fu il promotore di una petizione popolare sottoscritta da 1.756 cittadini residenti, che, allarmati per le continue aggressioni da parte dei cani randagi, chiedevano al sindaco la realizzazione di un canile municipale.
Il canile non c’è ancora, ma l’Amministrazione Comunale, di concerto con il Dipartimento Servizio Veterinario dell’ASL/TA/1, ha avviato l`accalappiamento dei randagi e alla loro sterilizzazione e microcippatura, che viene effettuata presso il canile municipale di San Marzano di S.Giuseppe.
«Ma i cani rimessi in libertà nel territorio di provenienza (ovvero Sava) continuano ad essere aggressivi» è la conclusione di Carrieri. «L`accalappiamento dei randagi avviato nel mese di febbraio 2010, avviene periodicamente e a rilento a causa della precarietà dei mezzi e del personale addetto. Di conseguenza, i cani continuano a proliferare e ad essere sempre più padroni del territorio, tanto da non permettere più ai cittadini di questo Comune di circolare liberamente. E se ciò che è accaduto alle due persone anziane fosse accaduto a qualche bambino indifeso?».