Intanto Vincenzo Pernorio, avetranese ma consigliere comunale a Mira, propone l’intitolazione di una piazza di Avetrana a Sarah
Sono iniziati da ieri mattina i lavori per la realizzazione della tomba in cui riposerà Sarah.
L’Amministrazione Comunale ha deciso di creare la tomba-monumento all’interno del cimitero vecchio. Ieri, approfittando delle tregua concessa dalla pioggia, gli operai si sono messi al lavoro per scavare in un’area centrale del cimitero, dove verrà realizzata questa tomba. Lavori che proseguiranno anche nella mattinata odierna.
«Il nostro obiettivo è di completare i lavori entro domani, per procedere alla tumulazione della salma alle 12» afferma il vice sindaco Alessandro Scarciglia. «Naturalmente potremo eseguire solo tutti i lavori relativi alla zona inferiore della tomba. Ciò di consentirà di garantire la giusta e degna sepoltura a Sarah. La parte superiore, invece, sarà realizzata in un secondo momento. Alcuni architetti stanno preparando degli schizzi per il monumento che intendiamo creare. Insieme alla famiglia di Sarah, sceglieremo quello che riterremo più bello e consono. E, poi, si procederà alla sua costruzione».
Intanto da un avetranese che vive in provincia di Venezia, esattamente a Mira, arriva una proposta: l’intitolazione di una strada a Sarah.
«Mi chiamo Vincenzo Pernorio, sono consigliere comunale di Mira, in provincia di Venezia» scrive Pernorio in una lettera. «Ma, quello che più conta, sono nato ad Avetrana, piccolo paese venuto alla ribalta della cronaca in questo periodo per via dell’evento drammatico che ha colpito la famiglia Scazzi».
Pernorio esprime delle considerazioni sulla vicenda.
«E’ stata data di Avetrana una immagine mediatica negativa, che si è riflessa su tutto il territorio nazionale» continua Pernorio. «Ho seguito con attenzione la brutta storia e, seppur brevemente, vorrei esprimere tutta la mia indignazione per come è stato gestito il triste evento. La comunità avetranese è stata massacrata. Del nostro paese è stato detto di tutto e di più: paese di stupratori, paese fantasma, paese primitivo e altro ancora.
Avetrana è soprattutto un paese di cittadini che amano la famiglia, il lavoro e tutti i valori fondamentali di una vita sociale e civile, nel rispetto delle istituzioni. Semmai ci sarebbe la necessità, come per tutto il Sud, di aiutare concretamente il paese a crescere, convincendo il mondo imprenditoriale ad investire nel territorio per offrire soprattutto ai giovani l’opportunità di non abbandonare il proprio territorio alla ricerca di un futuro pieno di incognite».
Infine la proposta.
«Ora, per dare un senso al sacrificio di Sarah, sarebbe opportuno intitolare la piazza di Avetrana a questa ragazza, quale monito per le generazioni future ad aver coraggio e a comunicare le proprie paure e le proprie angosce».
Su questa idea abbiamo interpellato il presidente del Consiglio Comunale di Avetrana, Giuseppe Todisco.
«E’ una buona idea, che segue quella di intitolare a Sarah la scuola che ha frequentato sino allo scorso anno» dichiara Todisco. «Bisogna però rispettare le normative vigenti, una delle quali prevede che è possibile intitolare vie o piazze solo a coloro che sono morti da almeno 10 anni. Non appena mi sarà recapitata la lettera, la porterò comunque in discussione in Consiglio Comunale, perché è giusto che, intitolando una via o una piazza a Sarah, si contribuisca a far rimanere per sempre vivo il suo ricordo».