Calore e solidarietà dalla gente del posto: una pittrice invierà alla manda di Sarah un suo quadro e una lettera
Due orrendi delitti che hanno suscitato una forte onda emotiva in tutta la penisola: quello, di quattro anni fa, del piccolo Tommy Onofri; un caso, posto al centro dell’attenzione nazionale da parte di tutti i media, che commuove il Paese e provoca una vasta ondata di indignazione per il rapimento e di solidarietà verso la famiglia. Poi quello, più recente, di Sarah Scazzi, soffocata, per motivi “intrafamiliari” (come sono stati definiti ieri dal Procuratore della Repubblica di Taranto), dallo zio reo confesso, che si sarebbe avvalso, secondo gli investigatori, anche della collaborazione della cugina, ovvero la migliore amica; caso che ha generato una reazione molto simile nell’opinione pubblica.
Per un caso, assolutamente fortuito, in questi giorni un gruppo di anziani di Avetrana, guidati dal sindaco Mario De Marco e dell’assessore alle Politiche Sociali Cosimo De Rinaldis, sta soggiornando in una struttura termale di Monticelli Terme, nel parmigiano, ad una decina di chilometri di Casalbaroncolo, la frazione di Parma in cui viveva il piccolo Tommy, la cui madre Paola, è stata vicina a Concetta, nei giorni della scomparsa di Sarah.
«Avevamo prenotato da tempo» afferma l’assessore De Rinaldis. «Non potevamo immaginare cosa sarebbe accaduto ad Avetrana dal 26 agosto in poi».
Il gruppo avetranese è partito alla volta di Monticelli Terme proprio nella notte che ha preceduto i funerali di Sarah.
«Abbiamo avvertito la curiosità e l’interesse sia della gente che soggiorna nel nostro stesso albergo, sia della comunità locale» continua De Rinaldis. «Un po’ tutti hanno voluto sapere più particolari. Da tutti, indistintamente, ci è stata manifestata la solidarietà. Una pittrice che è ospite dello stesso nostro albergo ci ha consegnato un suo quadro e una lettera, da donare alla famiglia Scazzi. Ieri pomeriggio il parroco di questa comunità ha voluto celebrare una funzione religiosa per ricordare Sarah. Poi è seguito un momento di riflessione».
Il dramma della famiglia Scazzi e della comunità avetranese ha ricordato, in questo centro della provincia di Parma, quello analogo vissuto nell’attesa di conoscere le sorti di Tommy.
«E’ una storia che ha molte analogie» conferma Benedetta Borrini, titolare dell’Hotel Delle Rose. «Anche in quella circostanza, l’autore dell’omicidio, Onofri, rilasciò un’intervista in cui si mostrava commosso e addolorato per la vicenda, nonostante avesse già ammazzato Tommy. Anche in quella circostanza fu il grande interesse dei mass media a tenere a lungo alta l’attenzione verso il caso. La vicenda di Sarah? L’epilogo ha scioccato anche noi. Speravamo che Sarah si fosse allontanata: a quell’età ci può stare. E’ difficile sospettare, invece, di gente che fa parte della stessa famiglia. L’immagine che abbiamo ricevuto di Avetrana? In alcuni casi non è stata positiva, ma noi abbiamo imparato che bisogna sempre scindere la mela marcia da quelle di tutto il resto del paniere».
Ieri sera, diffusa la notizia, nell’albergo sono arrivati i giornalisti del posto alla ricerca di notizie di prima mano.