domenica 10 novembre 2024


20/10/2010 09:58:01 - Avetrana - Attualità

Ad intervenire il vice sindaco Alessandro Scarciglia e il presidente della Pro Loco Emanuele Micelli

 
Da fine agosto in Avetrana soggiornano stabilmente decine di giornalisti e tecnici inviati da televisioni e giornali a diffusione nazionale. Poi, ogni giorno, altre decine di giornalisti, cameraman e reporter arrivano da città vicine: da Taranto, ma anche da Lecce, da Brindisi e dal barese.
Negli ultimi giorni, poi, sta crescendo anche il cosiddetto “turismo dell’orrore”: gente che compie decine e decine di chilometri per vedere da vicino quei luoghi diventati ormai familiari perché hanno caratterizzato la vicenda che ha portato allo sconvolgente omicidio della piccola Sarah Scazzi.
Un movimento consistente di gente, quindi, inusuale per una cittadina che, da settembre e sino alla primavera, vede arrivare turisti col contagocce. E c’è chi, nei giorni scorsi, ha lanciato sottovoce un’accusa: qualche operatore del settore ricettivo avrebbe ritoccato i prezzi.
«Sei il primo a riferirmelo» afferma il vice sindaco Alessandro Scarciglia, che insieme al primo cittadino Mario De Marco, ha vissuto intensamente la vicenda della scomparsa prima e dell’omicidio poi di Sarah Scazzi. «A me però non risulta. Concordo con chi dice che molti operatori del posto stiano lavorando tanto grazie alla presenza di giornalisti e delle loro troupe: bed & breakfast, ristoranti, pizzerie, alberghi sono pieni. Ma sono pronto a scommettere sull’onestà dei miei concittadini. Anche perché gli avetranesi hanno sinora dimostrato una calda accoglienza a tutti: le nostre case sono diventate le case dei giornalisti. Ci mettiamo a disposizione per ogni cosa che ci viene chiesta. Io sono convinto, insomma, che si tratti di una falsità».
Dello stesso avviso Emanuele Micelli, presidente della Pro Loco.
«E’ tutto falso e vi spiego anche il motivo della mia convinzione» sostiene Micelli. «Gli inviati delle testate, televisive e giornalistiche, più importanti sono ospitati, dalla fine di agosto, nelle strutture più grosse di Avetrana. E chi dirige queste strutture è gente di una serietà indiscutibile. In fin dei conti, vi sono delle tabelle sui costi per solo pernottamento o pensione completa: come è possibile che possano variare? Poi ci sono gli inviati dei giornali e delle tv pugliesi. Di solito, questi, arrivano al mattino e poi vanno via alla sera. Al massimo, si fermano al bar o nelle pizzerie per comprare e mangiare qualcosa di semplice e veloce. Infine ci sono i cosiddetti “turisti dell’orrore”: io, peraltro, spero che questo fenomeno finisca al più presto. Questa gente, più che un caffè o un giornale non compra. Chi avrebbe speculato, allora?».
Eppure c’è chi sostiene di aver pranzato per due volte di seguito allo stesso ristorante e di aver pagato conti sensibilmente diversi.
«Forse questa gente crede di aver pranzato con piatte e bevande uguali, invece non è così. Faccio un esempio. Può aver sempre bevuto il vino, ma un giorno avrà chiesto un vino con un costo più modesto e un’altra volta un vino da nicchia. E’ chiaro che il conto è poi diverso. Ma se questa gente ha le ricevute fiscali, le tiri fuori: solo così si potrà capire».










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