mercoledì 25 settembre 2024


21/10/2010 20:35:40 - Provincia di Taranto - Attualità

Florido: «La decisione è stata presa senza alcuna pressione e rappresenta la linea dell’intera Amministrazione Provinciale»

 
Dopo la firma del presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido sull’atto che interrompe i termini della prescrizione per la richiesta del risarcimento danni all’Ilva, oggi è stato il giorno delle motivazioni alla base della scelta. Nella conferenza stampa di questa mattina a Palazzo del governo, Florido davanti ai giornalisti e alle associazioni apre con due premesse. La prima è che “la decisione è stata presa senza alcuna pressione e rappresenta la linea dell’intera Amministrazione Provinciale”. La seconda riguarda la consapevolezza di “mantenere vivo un diritto che stava per estinguersi”.
Un passo, questo della Provincia, nella direzione già tracciata dai Comuni di Taranto e Statte.
Per Florido “l’unica strada percorribile non è quella del conflitto ma quella della condivisione, del rispetto delle intese tra politica e sistema delle imprese”. “Condivisione è la parola chiave perché gli accordi in questi anni hanno portato il territorio a un cambiamento vero”.
“Avanziamo la richiesta di risarcimento per disastro ambientale allo Stato come previsto dall’articolo 309 della legge 152 del 2006”. E gli avvocati Leogrande e Buonfante spiegano che “solo Stato può agire, in via amministrativa o in via giudiziale nei confronti del responsabile dei danni da inquinamento nella forma del risarcimento in forma specifica. Gli enti locali possono agire solo per danni diversi, come quelli patrimoniali e cioè le spese sostenute per i costi di ripristino, bonifica, rimozione dei rifiuti”.
E aggiunge. “Le grandi imprese devono assumersi la responsabilità sociale nell'azione di risanamento del nostro territorio, per questo motivo la politica delle royalties è importante”. Al patron dell’Ilva Emilio Riva, Florido chiede “uno sforzo ulteriore per risolvere la questione benzo(a)pirene, e portare i limiti di emissioni sotto l’1%“. Allo scetticismo di alcuni rappresentanti delle associazioni, Florido risponde che “la Provincia di Taranto ha fatto tanto per la difesa dell’ambiente. Ha finanziato l’Arpa Puglia per l’acquisto di apparecchiature da utilizzare nel sistema di rilevazione delle sostanze inquinanti, circa cinque milioni di euro, più quattro milioni e 300mila euro per le bonifiche dei siti inquinati a beneficio dei comuni ad alto rischio ambientale”. Sottolinea poi gli “interventi adottati nello stabilimento Ilva per eliminare l’amianto e l’apirolio, per perfezionare la copertura dei nastri trasportatori e attivare il sistema di captazione dei fumi”. 
E a chi gli chiede se le discariche della Provincia accoglieranno i rifiuti campani, il presidente Florido risponde che “esiste già un’interdizione a proposito”.
La palla ora passa nelle mani dell’Avvocatura dello Stato.
 
Nicola Sammali










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