venerdì 20 settembre 2024


24/10/2010 10:18:04 - Avetrana - Attualità

Il tanto atteso mea culpa...

Il diluvio universale sta alla creazione come l’ondata di commozione per la morte di Sarah risolve l’incognita del dove andremo a finire, visti i tempi che corrono. Così, il mesto pellegrinaggio alla tomba della ragazzina, operazione catartica in vitro per animi bisognosi del pentimento, risciacqua la collettività dal suo egoismo, suggerendo delle riflessioni sul futuro di questa società che sta lentamente instillando la convinzione che morire in pochi muniti si  può e si può per il fatuo.
Messi per un attimo da parte gli scenari all’interno dei quali è maturato questo macabro delitto, il mea culpa, il mia maxima culpa fa la differenza. E la fa sul serio! Infatti, le prime iniziative di solidarietà in nome di Sarah Scazzi, parliamo di quelle ufficiali e non delle solite bufale che non fanno riposare i morti in pace, cominciano a farsi sentire.
É di qualche ora la notizia che il  monumento progettato per la tomba della giovane, in cristallo, marmo e bronzo verrà realizzato da due ditte, una di Milano (SBC Italia) e, una di Manduria di cui ancora non si conosce il nome, e le cui spese saranno a carico delle stesse, nel rispetto di ogni insegnamento biblico del non far sapere alla destra ciò che fa la sinistra e viceversa.
Inoltre, il fratello di Sarah, Claudio, ha annunciato nel corso di diverse dirette televisive, la seria intenzione di creare, di concerto con le istituzioni comunali e con i partner che vorranno aderire all’iniziativa, una sorta di ricovero per gli animali a nome della sorella, sensibile ed attenta verso il mondo degli amici a quattro zampe; modalità e le sottoscrizioni per questa iniziativa  ancora non si conoscono, ma siamo sicuri che Sarah ne sarà contenta.
E come darle torto, se solo questi le sono stati fedeli sino alla fine, Saetta docet, tanto da segnalare il luogo in cui aveva visto entrare la padroncina per l’ultima volta? Ciò allo scopo di prevenire il nascere delle prime speculazioni, sorte all’indomani della morte della ragazza, denunciate da Striscia la notizia, che gettano vergogna su vergogna sopra una vicenda che ha bisogno della generosità dei più per dare un senso ad una storia che un senso davvero non ce l’ha.
Distratti dalla vicenda giudiziaria che ha fatto emergere il meglio del peggio di noi tutti, ci siamo dimenticati dell’istituto alberghiero di Maruggio, il Mediterraneo, che ha fatto sapere di voler dedicare una stanza o una sala della sua scuola alla sua sfortunata allieva. E chissà quante ancora ne verranno.
Speriamo solo che non siano le solite lacrime di coccodrillo e che aiutino realmente i genitori di Sarah, papà Giacomo e mamma Concetta, a trovare un po’ di serenità.

Mimmo Palummieri










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