domenica 24 novembre 2024


24/10/2010 10:23:39 - Avetrana - Attualitą

Udite, udite! Cercasi vacanza appassionatamente....

“Curiosità, semplice curiosità”: questa la disarmante risposta al breve sondaggio, dall’esito immediato, dei tanti turisti che assediano da due week-end a questa parte la villetta dei Misseri in via Deledda.
Giunti da ogni dove, il tour prevede prezzi stracciati sui luoghi della disgrazia, che tale è, e non ce l’ho dimentichiamo, con una breve sosta in una qualche paninoteca per
consumare un pasto light tra una tappa e l’altra, colazione al sacco premettendo.
Vico verdi, via Deledda, il pozzo di contrada Mosca e per finire una visita al volo alla spoglia, ancora per un po', tomba di Sarah e poi si ritorna a casa riponendo passeggini e carrozzine nel portabagagli della propria macchina a fine giornata, magari coronando il tutto con una pizza.
Questo il tour dell’orrore, del sabato e della  domenica di questo Salento by day di autunno, che raccoglie curiosi venuti da ogni parte , forse a controllare che quanto hanno visto sia effettivamente vero.
Per questo l’Amministrazione Comunale, a nome del suo sindaco, avv. Mario De Marco, accogliendo il più che plausibile sfogo degli interessati protagonisti di questa triste storia, invita i turisti del week-end a dirigersi esclusivamente al cimitero, dov’è giusto che si vada per un momento di raccoglimento, invece di porre sotto stato di assedio due famiglie il cui dramma, al di là della verità processuale, è autentico, spinti da un interesse morboso che non comporta alcun valore aggiunto.
Perciò... detto, fatto! Il sindaco fa transennare via Deledda garantendo a Valentina e Cosima Misseri ed alla famiglia Scazzi, la tanto desiderata privacy e sollevando il paese, ancora in stato di choc, dall’ondata di turisti che affollano il paese e che si aggiungono al popolo di giornalisti e telecamere che si sono riversati ovunque. Celebrità indesiderata a tal punto che qualche ignoto autore, pensando forse di interpretare l’avetranese pensiero, ha giustamente ridotto allo slogan l’esasperazione dei suoi concittadini, affermando che: “Non siamo ad Hollywood”.
Il Touring Club non prevede ancora questo genere di tappe tra gli itinerari al top della
ricercatezza, né la giuda Michelin pare abbia inserito la tragedia di Sarah nelle località rinomate da rimarcare nell’elenco delle cinque stelle della ricettività. In fondo basta una preghiera da casa o solo al cimitero per dare un senso al dramma di un’intera nazione. La primavera di Sarah, parliamo di quella umana, è ancora lontana, sepolta dalle carte  e poi dalla terra. Lasciamola riposare in pace, concedendo a questa triste vicenda, fatta di sole vittime, finanche quelle guidate da istinti assassini, di seguire il proprio destino. In fondo non c'è giudice più spietato della propria coscienza.

Mimmo Palummieri










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