Ci scrivono un gruppo di residenti nel quartiere residenziale nato nella zona del cosiddetto “Cimitero Vecchio”
«Il nuovo quartiere residenziale nato nella zona del cosiddetto “cimitero vecchio”, e che comprende le vie Aosta, Toscana, Trentino, Umbria, Manin, Marche, Fratelli Bandiera, Tostini, Lucania e altre strade senza ancora una denominazione, versa in un grave stato di abbandono e di degrado».
In una lettera inviata a tutte le principali istituzioni del territorio, Prefetto compreso, diversi residenti in questa zona reclamano attenzioni e interventi.
«Il nuovo quartiere residenziale sorto a ridosso del paese si è popolato di famiglie venute anche dai paesi vicini, grazie alla prospettiva di un ambiente più tranquillo e sereno. Ma, ad oggi, la zona è ancora priva delle necessarie e primarie opere di urbanizzazione» si legge nell’esposto. «Nel quartiere, le nostre case sono prive di acqua potabile, illuminazione pubblica, fognatura, opere per lo scarico delle acque pluviali, gas. Le strade sono, inoltre, prive di asfalto .
Questa situazione comporta oltre ad un immenso disagio, anche un continuo stato di pericolo per la salute dei cittadini.
Basti pensare che siamo costretti a rifornirci di acqua utilizzando delle cisterne private, che, in quanto a garanzie dal punto di vista igienico sanitario, lasciano molto a desiderare.
E come se ciò non bastasse, a ridosso delle case vi sono aree incolte ove, la vegetazione ormai fitta, è diventata una tana per cani randagi, ratti di enormi dimensioni e serpenti autoctoni; gli scriventi hanno serio timore, non solo per la propria salute, ma soprattutto per quella dei bambini che, trovandosi a camminare per strada o a giocare tra le mura delle abitazioni, possono essere azzannati dai cani randagi, come è già successo, o, peggio, venire a contatto con topi o serpenti le cui conseguenze, per la salute, potrebbero essere gravi e nefaste.
Inoltre, quando vi sono piogge intense le strade diventano impraticabili per l’allagamento causato dalla mancanza dell’asfalto.
La cosa più deprimente e, potremmo dire, offensiva della nostra sensibilità ed intelligenza, è che tutti i residenti hanno pagato gli oneri per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e queste non sono state realizzate.
La nostra vita e quella dei nostri familiari non può essere messa in pericolo dalla leggerezza degli amministratori locali.
Noi siamo esausti ed esasperati: vogliamo che qualcuno intervenga al più presto anche perché alcuni di noi si sono ammalati a seguito della costante presenza di polveri e di materiali inerti, lasciati ovunque, e per via della mancanza di luce elettrica abbiamo subito dei furti all’interno delle case.
Convinti di avere la ragione dalla nostra parte, ci batteremo con ogni mezzo e davanti a tutte le sedi istituzionali fino ad ottenere giustizia, questo perchè la nostra vita e quella dei nostri familiari non può essere messa in pericolo dalla “leggerezza” e dall’indifferenza degli amministratori locali».