Emanuele Micelli: «Chiediamo la fine di questo tram-tram mediatico»
«Come Pro Loco chiediamo la fine del circo mediatico. Non è possibile alimentare ogni giorno questa situazione. A due mesi di distanza, della morte di Sarah nessuno ne parla, ma si cerca in tutti i modi di apparire in TV in tutte le televisioni.
Mi riferisco a tutti: avvocati, inquirenti, amministratori comunali, professionisti e personaggi in cerca di autore.
Addirittura sentiamo durante in TG (mediaset e rai) in fascia protetta le dichiarazioni registrate durante l’interrogatorio, con voce ufficiale, di Michele Misseri che ha ammazzato la piccola Sarah. Ma non esiste il divieto di pubblicazione dei verbali degli interrogatori? La legge vieta la pubblicazione di tutti gli atti di indagine, verbali e intercettazioni comprese, fino a quando l’inchiesta non sia terminata.
Due le norme che stabiliscono tale divieto: l’articolo 684 del Codice Penale che sanziona con l’arresto fino a 30 giorni o con l’ammenda fino a 258 euro “chiunque pubblica, in tutto o in parte, atti o documenti di un procedimento penale di cui sia vietata per legge la pubblicazione”.
E l’articolo 114 del codice di Procedura Penale che, oltre a vietare la pubblicazione di atti di indagine coperti dal segreto, stabilisce chiaramente: “E’ vietata la pubblicazione, anche parziale, degli atti non più coperti da segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare”.
Ma oltre alla legge, non esiste il rispetto delle persone, delle famiglie e il rispetto di tutti quei minori che ascoltano il TG? Domenica scorsa, mentre ascoltavo il TG, non riuscivo a credere che era vero; guardavo chi era a pranzo con me e gli riferivo: non sarà vero, non è possibile è pazzesco. Invece si, era tutto vero.
Ma in Italia non possiamo ascoltare solo le intercettazioni dei politici? Ripeto intercettazioni, non registrazioni di interrogatori. Noi possiamo violare la piccola Sarah ogni giorno in ogni occasione, ma non possiamo ascoltare un politico che parla al telefono. Dobbiamo vergognarci: nessuno si sta spendendo per far finire questo circo mediatico schifoso e maledetto.
Basta, cortesemente basta. Basta anche alimentare situazioni per uscire in TV. Ma le notizie di questi autobus che dovevano arrivare domenica ad Avetrana sono fonti ufficiali? Chi ha messo in giro queste voci? I giornalisti o qualche illustre personaggio locale? Prima di fare un ordinanza bisognava assicurarsi che tutto era vero, invece di alimentare il circo mediatico bisognava tenere il profilo basso ed accertarsi.
Basta con i processi in tv tutti i giorni: spesso conduttori e ospiti non conoscono la realtà avetranese e che poco e niente interessa la tragedia della piccola Sarah. Tra qualche giorno siamo certi che faranno il televoto “colpevole o innocente”.
Poi si è mai visto in altre situazioni che decine e decine di mezzi televisive tengono agli “arresti domiciliari” diverse famiglie? In via Deledda non si può transitare perche i mezzi delle televisioni occupano la strada, ma sono autorizzati ad occupare una strada? Il diritto di cronaca può violare la libertà personale di tante persone? Perché non viene liberata quella zona? Chi sta aspettando il Comune di Avetrana, proprietario della strada, a liberarla? Quella strada non è un set televisivo o uno studio di qualche rete, quella strada appartiene a tutta la comunità.
Avetrana è un paese turistico, non può essere continuato ad essere descritto in questo modo, noi viviamo veramente di turismo, abbiamo un territorio incontaminato, delle masserie ristrutturate da visitare, un centro storico da visitare, a pochi chilometri abbiamo il mare più bello d’Italia, una riserva naturale, dei prodotti tipici che ci vengono invidiati da tutti, vino e olio prodotti dalla nostra agricoltura.
Siamo al centro di quel Grande Salento attrazione di turisti da tutto il mondo, noi vogliamo essere lasciati in pace, noi dobbiamo vivere di turismo, molte persone hanno investito per il turismo, bisogna rispettare quell’imprenditori. Durante il periodo estivo ospitiamo con garbatezza e gentilezze migliaia e migliaia di turisti. Facciamo sacrifici anche personali, ci mettiamo al servizio del turista, tutta la comunità è impegnata in questo processo turistico che forse è l’unica speranza economica per questo territorio.
Chiediamo la fine di questo tram-tram mediatico che sta distruggendo ancora di più le famiglie Scazzi e Misseri e per Sarah chiediamo silenzio, silenzio e ancora silenzio. Per favore».
Il presidente della
Pro Loco di Avetrana
Emanuele Micelli