Ma Ivano ha rifiutato. E in questi giorni si è allontanato da Avetrana
Sulla scena della tragedia di Sarah ora irrompe anche il Grande Fratello, simbolo della tv che trasfigura realtà e virtualità. «Sì, è vero, ad Ivano quelli del Grande Fratello hanno fatto la proposta. Ci sono anche i testimoni, ma Ivano ha detto no. Non se la sente». È la madre di Ivano Russo a rispondere al citofono. Ivano, per sottrarsi alla pressione mediatica, si è allontanato da Avetrana e si è rifugiato dal fratello, in provincia di Foggia. Un tempo, fino a pochi anni fa, grandi ascolti accompagnavano le storie televisive dove dominavano erotismo e sesso.
Ora sembra che l’opinione pubblica, almeno una sua larga fascia, sia attirata dalle storie e dai personaggi del dolore e delle tragedie. Da due mesi si parla in tv di Sarah. Si è dato grande spazio ai personaggi che compaiono sulla scena. Concetta, madre di Sarah, volto della sofferenza, e Sabrina, la cugina prediletta della ragazzina, insieme sono apparse in decine di trasmissioni di tutte le reti. Ma grandi ascolti hanno fatto anche le trasmissioni dove milioni di italiani hanno conosciuto la faccia di Michele Misseri, il contadino assassino reo confesso e di Cosima, sua moglie.
Ivano Russo ha tentato di mantenersi defilato, senza riuscirci del tutto. Giovane, di bell’aspetto, desiderato da Sabrina e forse al centro delle prime pulsioni adolescenziali di Sarah, il 27enne componente del gruppo che ogni sera s’incontrava in birreria potrebbe rivelarsi come lo snodo inconsapevole della bufera tragica che ha inghiottito Michele e Sabrina. Una figura non coinvolta nell’inchiesta giudiziaria e però decisiva per tentare di capire le motivazioni che hanno messo in subbuglio la testa di Michele Misseri e di Sabrina. Ivano risponde quindi a una doppia esigenza di trasmissioni come il Grande Fratello: quella di presentare il volto di una persona scelta da una storia vera , nel cui sfondo appaiono sesso e sentimenti, e insieme di evocare, attraverso uno dei protagonisti, un romanzo del dolore che ha particolarmente colpito gli italiani.
La signora Elena Baldari, madre di Ivano, vedova da tre anni, è una donna semplice e sincera. Forse a lei, cuore di mamma meridionale, quel figlio in tv non sarebbe dispiaciuto. Ma la signora Elena è anche donna saggia. Non va bene andare in televisione perché la propria faccia è apparsa in una tragedia finita con la morte di una ragazzina. Meglio che Ivano abbia rifiutato. Forse ha perduto un’occasione, ma con la sua decisione Ivano rafforza il legame con la propria comunità. Meglio realizzare un progetto per l’autolavaggio che inseguire il sogno televisivo.
La carovana delle troupe televisive non accenna a smobilitare. Via Deledda e le stradine che si snodano in direzione di via Kennedy sono occupate da tir, studi mobili e gruppi elettrogeni piazzati su carrelli. Decine di operatori presidiano la zona. Ieri il sindaco Mario De Marco ha tentato di mettere un po’ di ordine. «Ci sono proteste delle famiglie del quartiere – ha detto -, molti hanno denunciato la difficoltà a muoversi liberamente». La prima idea di un’ordinanza per allontanare gli automezzi da via Deledda è stata abbandonata. Il sindaco ha scelto la strada più morbida di un invito pressante a giornalisti e operatori a organizzarsi diversamente, allontanandosi dalla villetta rosa dei Misseri, divenuta l’obiettivo primario dopo la confessione di Misseri e l’arresto di Sabrina.