venerdì 20 settembre 2024


01/11/2010 11:12:39 - Avetrana - Attualità

Il botta e risposta tra Concetta e Valentina

 
C’è posta per te, targato Rai e Mediaset, rito delle tre domande inutile, tra Valentina Misseri e la zia Concetta. A 10 giorni dalla pubblicazione a Matrix della lettera della mamma di Sarah rivolta ai parenti Misseri, risponde Valentina a Domenica In, l’Arena di Massimo Giletti, già protagonista di una sfuriata ai giornalisti, e di un epistolario via SMS in diretta ai media per urlare al mondo l’innocenza della sorella.
Un computer, una festa tanto desiderata dalla cugina quindicenne, un soggiorno romano presso l’abitazione di Valentina emergono dal pozzo di San Patrizio di Casa Misseri a dimostrazione di un affetto autentico di questo ramo della famiglia verso la ragazza scomparsa.
«Mia sorella è innocente, mio padre no....ma resta sempre quel padre meraviglioso che in 28 anni ho conosciuto e che deve pagare per il mal compiuto....; zia Concetta ti vogliamo ancora bene e per questo ti chiamo cara»: questo in sintesi il contenuto di una lettera diffusa nello storico contenitore pomeridiano di Rai 1, alla presenza di esperti e non, indirizzata allo showman giornalista, ma evidentemente a tutta Italia, che divide
ulteriormente il salotto dei presenti tra innocentisti, colpevolisti, dubbiosi dell’autenticità del Valentina Misseri pensiero. La missiva, la pronta risposta alla precedente della zia Concetta, esclusiva di Matrix, nella quale la signora Serrano, con parole di profonda spiritualità, rompeva un lungo silenzio e nero su bianco gridava il suo dolore verso i responsabili di un omicidio senza motivo.
«Mettete da parte l’ira, a me la vendetta...vergogna... e dite la verità», diceva la mamma più famosa d’Italia, diventando il caso nazionale del day after, per profondità di animo e sete di giustizia.
Sull’altro versante, la ridondante grafia della nipote con la testa sulle spalle, argina le tante gaffe della sua famiglia, balzata agli onori della cronaca quale tana degli orchi,
per il botta e risposta nel braccio del penitenziario tarantino del 50% dei Misseri Serrano, Michele vs Sabrina.
Strategia difensiva diretta dagli avvocati di parte, gesto plateale, ma evidentemente necessario, per superare il muro posto tra le due casate, unica via per indirizzarsi alla zia che di discutere con lei o, chiunque altro, proprio non ne ha voglia!
Questo l’interrogativo all’indomani della lettera, segno delle estremo tentativo di Valentina di tutelare quel poco di dignità rimasta nella casa del morto in cantina.
Di certo, il confronto tra le due donne è duro quasi quanto l’impossibilità di un incontro vis à vis che le pone al di là, ed al di qua, di un dolore che le unisce almeno quanto le separa.
Le due lettere, poste ad apostrofo di una storia ancora senza certezze, l’ennesima dimostrazione di una tragedia inspiegabile, dalle conseguenze disastrose per i suoi protagonisti diretti e collaterali, in cui licenziamenti dal lavoro, minacce, ritorsioni, insulti e lapidazioni mediatiche e sociali sono ormai all’ordine del giorno.
In attesa della nuova mossa, davvero difficile pensare alla conclusione.
 
Mimmo Palummieri










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