Sono queste, probabilmente, le clamorose rivelazioni di Michele Misseri
Lo zio della vittima interrogato per oltre cinque ore a Taranto. Dichiarazioni secretate ma, secondo indiscrezioni, avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia. Il proprio ruolo nella vicenda sarebbe, secondo le sue parole, limitato all'occultamento del cadavere. Al termine dell'interrogatorio il suo avvocato aveva detto: “Rivelazioni clamorose”
A uccidere Sarah sarebbe stata Sabrina. E il ruolo di Michele Misseri, zio della vittima, sarebbe limitato all'occultamento del cadavere. Queste, probabilmente, le “clamorose rivelazioni” alle quali il legale dell'uomo aveva accennato al termine di un lungo interrogatorio - oltre cinque ore - al quale Misseri è stato sottoposto nel carcere di Taranto. Nessuna parola all'uscita dall'istituto penitenziario ma, di lì a breve, le prime indiscrezioni. Secondo le quali l'uomo avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio alla figlia, circoscrivendo il proprio ruolo alla seconda fase: lui avrebbe bruciato gli abiti e nascosto il cadavere nel pozzo nelle campagne di Avetrana.
Più di cinque ore sotto torchio. Per raccontare le sue nuove verità. Intorno alle 17.30 nel carcere di Taranto erano arrivati anche il procuratore capo Franco Sebastio e il comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Di Blasio. Ne sono usciti poco dopo le 21, dribblando giornalisti e cameramen. Poi, il legale di Misseri, Daniele Galoppa, aveva alimentato la curiosità. In collegamento telefonico con il programma Quarto grado: “Il mio assistito ha fatto rivelazioni clamorose, ma non posso dire altro, perché così siamo rimasti d'accordo con gli inquirenti. Saprete tutto la prossima settimana”. Misseri comunque sta benissimo e intende andare fino in fondo. Proprio la massiccia e repentina presenza del pool investigativo della procura di Taranto si potrebbe spiegare con una nuova versione dei fatti, che il contadino di Avetrana avrebbe deciso di raccontare ai magistrati.
Non si sa ancora se l’uomo abbia tirato in ballo altre persone, ma pare che non sia così. Avrebbe d’altro canto detto di non aver abusato della vittima già cadavere - come detto in un primo momento - e resta da chiarire se sia stato confermato che il delitto è stato commesso nel garage di casa Misseri.