venerdì 20 settembre 2024


06/11/2010 12:37:49 - Avetrana - Attualità

Poi porta i Ris a casa

 
«Ha fatto tutto lei». Michele Misseri torna a parlare. Sette lunghe ore per ricalibrare ulteriormenti le confessioni rese al procuratore aggiunto Pietro Argentino e al sostituto Mariano Buccoliero sull’omicidio della nipote Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana lo scorso 26 agosto. È un confronto a sorpresa quello che Misseri ha avuto ieri pomeriggio con i magistrati e i carabinieri, un confronto al quale hanno partecipato in un secondo momento anche il procuratore capo Franco Sebastio e il comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Di Blasio. Un interrogatorio chiesto dal 56enne di Avetrana e dal suo avvocato d’ufficio Daniele Galoppa, dopo che da circa un’ora stava parlando con la sua consulente, la criminologa Roberta Bruzzone che poi ha assistito al lungo faccia a faccia con i magistrati, e mentre sua moglie Cosima Serrano lasciava la casa circondariale dopo aver fatto visita alla figlia Sabrina.
 
Il verbale dell’interrogatorio è stato secretato e sicuramente sarà depositato martedì prossimo nell’udienza già fissata dinanzi al tribunale del riesame per discutere il ricorso presentato dagli avvocati di Sabrina Misseri. Si tratterebbe di un verbale contenente accuse pesanti e dettagliate nei confronti della più giovane di casa Misseri.
 
Michele ieri, stando a quanto filtrato dallo stretto riserbo imposto dagli inquirenti sui contenuti dell’interrogatorio, avrebbe ricostruito tutte le fasi di quel maledetto pomeriggio, ritrattando la parte relativa alla sua partecipazione all’omicidio (il 7 ottobre aveva detto di aver fatto tutto da solo, strangolando Sarah con una corda; il 15 ottobre aveva aggiunto che era stata Sabrina a trascinare con la forza Sarah nel garage dove sarebbe avvenuto il delitto), addebitando il delitto unicamente alla figlia, e anche quella riguardante lo stupro del cadavere, smentito peraltro nei giorni scorsi già dagli esami compiuti dai carabinieri del Ris di Roma.
 
Michele Misseri avrebbe, invece, da solo provveduto all’occultamento del cadavere di Sarah, oltre che all’incendio dei vestiti e degli oggetti appartenenti alla nipotina. Sono ovviamente ancora molti i punti da chiarire o meglio da conoscere di quella che è l’ennesima versione di Michele Misseri, probabilmente quella definitiva considerato che ieri è stato descritto come particolarmente sereno, lucido e determinato.
 
 
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ORE 09.55 - SOPRALLUOGO RIS IN CASA MISSERI
Alcuni carabinieri del Ris sono entrati poco fa a casa Misseri probabilmente per effettuare un nuovo sopralluogo. Non si esclude che ciò possa essere messo in relazione alle dichiarazioni fatte ieri da Michele Misseri nel lungo interrogatorio durante il quale - secondo indiscrezioni – avrebbe indicato nella figlia Sabrina la responsabile dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi. Davanti all’abitazione – dalla quale sono tenuti a distanza i cronisti – ci sono il difensore di Michele, Daniele Galoppa, e la criminologa di parte, Roberta Bruzzone.
 
ORE 10.02 - MICHELE MISSERI A SOPRALLUOGO A CASA SUA
Michele Misseri è stato condotto ad Avetrana e sta partecipando al sopralluogo in corso a casa sua.
Zio Michele è giunto a bordo di un’automobile fuoristrada di colore nero, scortata da un’altra vettura, che si è fermata sotto la villa.
 
ORE 10.29 - FINITO IN CASA, SOPRALLUOGO CONTINUA IN CAMPAGNA
Il sopralluogo in casa Misseri dei Ris, alla presenza del capofamiglia, Michele, è durato circa una mezz'ora. Ora i Carabinieri l'hanno portato in campagna dove si effettuerà una nuova ricognizione dei luoghi in cui è stato occultato il cadavere di Sarah Scazzi e dove sono stati dati alle fiamme i suoi vestiti e gli effetti personali.
 
ORE 10.53 - NUOVE ACCUSE MISSERI UTILIZZABILI IN TRIBUNALE RIESAME
Gli atti contenenti le dichiarazioni rese ieri in carcere da Michele Misseri, accusato dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi, e i risultati degli accertamenti in corso in queste ore ad Avetrana a casa dell’uomo potranno essere depositati dalla Procura nell’udienza fissata per martedì 9 novembre dinanzi al tribunale del Riesame, che dovrà esaminare il ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri, figlia di Misseri, per far scarcerare la loro assistita.
 
E' quanto prevede l’articolo 309 del codice di procedura penale. Al comma 9 si recita testualmente che “entro dieci giorni dalla ricezione degli atti il tribunale, se non deve dichiarare l’inammissibilità della richiesta, annulla, riforma o conferma l’ordinanza oggetto del riesame decidendo anche sulla base degli elementi addotti dalle parti nel corso dell’udienza”.
 
Nell’interrogatorio di ieri Michele Misseri avrebbe addossato la responsabilità dell’omicidio della nipote alla figlia Sabrina, assumendosi solo la colpa di aver nascosto il cadavere in campagna.
 
ORE 11.36 - SOPRALLUOGO AL POZZO CON ZIO MICHELE E RITORNO A CASA
Dopo circa un’ora di girovagare nella campagne di Avetrana, e dopo un sopralluogo in contrada Mosca dove si trova il pozzo in cui fu gettato il cadavere di Sarah Scazzi, Michele Misseri e gli inquirenti hanno fatto ritorno nella villa di via Deledda. Gli investigatori stanno vagliando, nei fatti, le dichiarazioni rese ieri da zio Michele il quale avrebbe raccontato che la nipotina 15enne è stata uccisa dalla figlia Sabrina con modalità e circostanze che non si sono ancora apprese. Lui, invece, si sarebbe occupato solo di nascondere il cadavere.










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