domenica 24 novembre 2024


21/11/2008 00:00:00 - Sava - Attualità

Si è rivolto al Prefetto, al sindaco Maggi e ai Carabinieri

 
Giovanni Urbano, l’indigente di Sava che vive in una vecchia abitazione di campagna senza acqua e senza luce, scrive al Prefetto, al sindaco Maggi e ai Carabinieri. Con l’arrivo del freddo, la sua situazione è diventata insostenibile. Benchè, dopo le prime segnalazioni da parte dei mass media (su interessamento di Mimmo Carrieri), qualche attenzione in più è giunta.
«Dopo la segnalazione alla stampa, i Servizi Sociali di Sava mi stanno portando un piatto caldo una volta al giorno» scrive Urbano nella lettera. «La sera, però, non ho nulla da mangiare».
Poi la descrizione delle sue condizioni di vita.
«Dormo su una rete, in una stanza di tre metri per tre, senza bagno, senza corrente elettrica e senza acqua corrente» fa notare Urbano, 54 anni, savese. «Bevo l’acqua che attingo da un pozzo abbandonato. Tutto questo succede in campagna, a quattro chilometri dal paese. Io ho due sorelle e quattro fratelli. Un fratello è latitante. Un altro agli arresti domiciliari. Nessuno dei miei fratelli mi può aiutare. Io ho la fedina penale pulita. Cerco un lavoro, ma solo qualche volta lo trovo. Nel 2002 un mio fratello, Vito Santo, si uccise e fu trovato in campagna sbranato dagli animali. Sta per arrivare l’inverno e nella stanza in campagna fa molto freddo. Sono molto arrabbiato: se non fosse per il sostegno e l’incoraggiamento che mi dà Mimmo Carrieri (che ogni tanto viene a trovarmi), chissà quale follia avrei fatto. Vi prego di aiutarmi, prima che si troppo tardi».










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