La ragazza di Maglie aveva denunciato gli altri perche alcune sue foto erano finite sul web in un sito di scambisti: il giudice li ha assolti
“Tonda e soda” era stata riconosciuta dal suo fidanzato su un sito di scambisti nonostante l’unico velo che le copriva il corpo fosse sul viso? Lo sosteneva una ragazza di Maglie quando quattro anni fa, allora aveva 33 anni, denunciò ai carabinieri due appartenenti alle forze dell’ordine accusandoli di aver divulgato, senza il suo consenso, delle foto di sesso che la ritraevano indiscussa protagonista di un gruppo composto da due uomini e da una donna disinibiti perlomeno quanto lei. Ma questa tesi non ha retto nel processo conclusosi giovedì sera nel Tribunale di Maglie: l’uno di Avetrana e l’altro di Statte, i due appartenenti alle forze dell’ordine sono stati assolti dal giudice Pasquale Sansonetti con la formula “perchè il fatto non costituisce reato”.
In altre parole, il dispositivo della sentenza dovrebbe aver detto che le immagini pubblicate su www.morenasex.net non potevano consentire il riconoscimento della ragazza magliese chiamata dai suoi ex amici di incontri a luci rosse con il nickname “Tonda e soda”.
E’ stata questa la tesi dell’avvocato Silvio Caroli. Ma non solo: il difensore ha cercato di dimostrare anche che la ragazza fosse tutt’altro che all’oscuro di essere finita su un sito di scambisti. In questo senso ha giocato la testimonianza in aula dell’amica dei due appartenenti alle forze dell’ordine. Cioè la ragazza di Grottaglie che, tirandosi fuori momentaneamente dal quartetto, scattò le foto: non solo ha detto che c’era tutto il consenso di “Tonda e soda” perché d’accordo nel metterle sul sito allo scopo di allargare il giro di scambisti. E le foto le avrebbe anche scelte: sei in tutto fra una moltitudine. Non solo foto, quindi, ma avrebbe chiesto anche di girare un filmato. Solo che in quell’incontro a quattro in una casa di Maglie avevano pensato a tutto ma non a portarsi dietro una videocamera.
Quello che è diventato un caso giudiziario con uno strascico anche in sede civile per danni, ebbe inizio con una chat fra la magliese ed uno degli appartenenti alle forze dell’ordine. Dopo uno scambio di opinioni e di foto che li fece convergere sul gradimento reciproco delle ammucchiate, fissarono un appuntamento: lui avrebbe dovuto portare un amico, la richiesta della ragazza. La controproposta non si fece attendere: c’è anche un’amica.
L’incontro si consumò nei termini che quelle chat avevano fatto prevedere. E ne ha fatto cenno anche la ragazza nella denuncia che presentò poi ai carabinieri. Ad un certo punto avrebbero deciso di far scattare un numero cospicuo di foto all’amica di Grottaglie e poi ne avrebbero selezionate sei per metterle sul sito www.morenasex.net, senza il suo consenso ha ribadito in udienza la ragazza di Maglie. “Siamo due militari pugliesi con la possibilità di allargarci fino a sei elementi” una parte del testo dell’annuncio sul sito che si concludeva con un saluto a “Tonda e soda” per la sua simpatia e le sue foto.
A quell’incontro ne sarebbe seguito un altro in un privè in provincia di Taranto. Passato poco più di un anno fu depositata la denuncia ai carabinieri ed il pubblico ministero Maria Cristina Rizzo aprì un fascicolo per l’ipotesi di reato di “interferenze illecite nella vita privata”.
Fu il fidanzato della ragazza magliese ad avvertirla delle foto sul sito di scambisti, nella giornata del 23 novembre del 2006: l’avrebbe notata e riconosciuta mentre si intratteneva con due uomini, nonostante il viso fosse coperto da una fascetta.
Sull’impossibilità di dimostrare qualsivoglia responsabilità penale dei due imputati, si è basata anche la requisitoria del pubblico ministero onorario che per questo ha concluso con la richiesta di assoluzione. I motivi saranno esposti nella sentenza che il giudice Sansonetti depositerà entro tre mesi.