venerdì 20 settembre 2024


08/11/2010 16:47:17 - Avetrana - Attualità

Lo zio Michele, la maga Circe de no'altri

Il derby di casa Misseri somiglia sempre di più ad una lotteria: chi ci azzecca è bravo! All’ombra dei suoi amati ulivi, scortato come le star, lo zio Michele reinterpreta il  remake del suo giorno da leoni: come uccidere una giovane quindicenne sperando di farla franca...
Peccato che si tratti di sua nipote, la vittima di un romanzo noir, giallo fatto in casa, corredato di colpi di scena in quantità industriale oscillanti tra la follia e l’inimmaginabile per ritardare la conclusione, certo non una gita fuori porta, ma un
sopralluogo, l’ennesimo, sul tour dell’orrore.
Vittima di giorno, ancora carnefice di sera, agnellino all’alba, lupo subito dopo, accade così che, tra una ritrattazione e l’altra, il circo itinerante della famiglia Misseri si
arricchisca di complici divenuti invece assassini e carnefici diventati becchini.
Scorrendo l’agenda di questi ultimi giorni, alla voce appuntamenti, troviamo la pillola  quotidiana di presunta verità dello zio Michele & company. Stavolta, pur confermando la domanda in correità di Sabrina, unica protagonista dell’omicidio all'ombra del sole di agosto, si recupera qualcosa dalla versione precedente. Sì alla violenza carnale post mortem su Sarah, no all’omicidio, sì all’occultamento di cadavere, no alla corda quale arma dell’assassino. Spunta la presunta arma del delitto, una cintura di tre cm. di
altezza compatibile con i rilievi sul corpo della ragazza condotti dal dottor Strada, al posto della corda dichiarata, mai trovata, depositata presso la tasca di uno sportello della Seat Marbella.
Dulcis in fundo, una corda correda il sostanzioso bottino di una serie di blitz dei carabinieri nella villetta di via Deledda, all’interno di 3 buste fatte giungere ai Ris di Roma, allo scopo di dare riscontri oggettivi alle dichiarazioni del 50% di ciò che rimane della famiglia Misseri. La corda, nel bagagliaio dell’autovettura di Cosima Serrano, sarebbe servita a calare nel pozzo il nudo corpo di Sarah, poi ricoperto con
canne e pietre, ed ora anch’essa oggetto di osservazione per gli inquirenti.
Non rispettano nemmeno il tradizionale riposo domenicale dedicato alla preghiera, precedenza assoluta al delitto del terzo millennio, e nel corso del pranzo della domenica, il nuovo blitz dei carabinieri a casa Misseri, ieri 7 novembre, sequestra ben 49 cinture, una più, una meno, una collezione per team killer, forse al femminile, per rispondere al vaticinio dello zio più famoso d’Italia.
Insomma, non c’è pace per Sarah, per la sua famiglia, per noi tutti, nel tourbillon degli eventi da 70 giorni, assuefatti all’overdose di notizie dal fronte caldo delle indagini nell'attesa di un fine che sia tale davvero. Il tramonto di una domenica che coincide con il sorgere di un inizio settimana altrettanto importante, per l’attesa udienza presso il Tribunale del riesame, dove oltre ad essere presentati i nuovi faldoni contenenti i risultati investigativi di questi giorni, verrà discusso il futuro di Sabrina relativamente alla conferma o meno del suo fermo, sempre più intuibile, visto il Misseri pensiero che la inchioda al suo destino.
Il reintegro nella comunità civile all’indomani del sacrificio di un padre per sua figlia, col capo cosparso di cenere, fiaccato dalla conferma della violenza in coda alla serie
di particolari agghiaccianti di un delitto troppo crudele per un paesetroppo normale.
Conti in tasca, ora resta da vedere se la strategia degli avvocati della coppia di Bonnie & Clyde porterà anni di carcere in saldo nella partita doppia delle responsabilità. Staremo veramente a vedere! In fondo il match finale se lo giocano Galoppa vs Russo.

Mimmo Palummieri










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