venerdì 20 settembre 2024


13/11/2010 17:09:29 - Avetrana - Attualità

Le reazioni della madre di Sarah e della madre di Sabrina

 
Sabrina resta in carcere. Il tribunale del Riesame si è preso quasi tutto il tempo a disposizione prima di comunicare il rigetto del ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri. Resta in carcere la ragazza accusata di concorso nell'omicidio della cuginetta Sarah, compiuto ad Avetrana il 26 agosto scorso.
Il Tribunale del riesame, (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ruberto) ha depositato il solo dispositivo della decisione. Le motivazioni saranno rese note entro 5 giorni.  
 
I giudici hanno anche condannato la ricorrente (coè Sabrina attraverso i suoi avvocati) al pagamento delle spese processuali. Inoltre ha disposto la trasmissione alla Procura della Repubblica della copia degli atti relativi a una consulenza tecnica.
 
Una decisione a lungo meditata quella del Tribunale e che ha visto incrociarsi tutte le parti durante le sette ore di udienza della camera di consiglio, un lasso di tempo nel quale le parti hanno presentato nuovi atti e gli elementi a sostegno delle rispettive tesi.
 
Il procuratore aggiunto Pietro Argentino e il sostituto Mariano Buccoliero hanno ricostruito nei dettagli il racconto fatto dal padre di Sabrina, Michele Misseri, che in un primo momento si è detto colpevole dell’omicidio della nipotina, poi ha chiamato in correità la figlia e lo scorso 5 novembre ha addossato a quest'ultima tutte le responsabilità, dicendo di essere stato svegliato quando il delitto era stato già compiuto. Ma non solo: agli atti processuali la Procura ha fatto entrare anche alcuni stralci dei diari di Sarah, quelli nei quali raccontava del litigio con Sabrina.
 
I pubblici ministeri nel loro intervento, durato quasi tre ore, hanno ricostruito minuto per minuto quanto successe quel tragico pomeriggio, a partire dall'orario dell'omicidio che potrebbe essere anticipato di una ventina di minuti, forse anche di mezz'ora, rispetto a quanto ipotizzato finora. Il delitto potrebbe essere collocato, infatti, non più nell'arco di tempo tra le 14.28, quando dal cellulare della vittima parte uno squillo verso quello di Sabrina e le 14.42 quando arriva in auto in via Deledda, Mariangela Spagnoletti, l’amica con la quale entrambe si dovevano recare al mare. Ma potrebbe essere avvenuto tra le 14 e le 14.30.
 
L'ipotesi si basa anche sulla convinzione degli inquirenti che a effettuare lo squillo in realtà sia stata la stessa Sabrina, utilizzando il cellulare della cugina probabilmente nel tentativo di precostituirsi un alibi. E anche sul fatto che alle 14.35 Sabrina invia un sms a una cliente e quindi, sempre secondo questa ipotesi, non poteva essere allo stesso tempo impegnata a uccidere Sarah e ha trovato una soluzione per occultarne il corpo.
 
Infine la badante romena di casa Scazzi ha sempre detto di ricordare che Sarah quel pomeriggio è uscita di casa alle 14. La donna, anche stando a quanto affermato dalla madre di Sarah, sarebbe dotata di una buona memoria. E quindi per gli inquirenti sarebbe attendibile. Questa ricostruzione potrebbe essere contraddetta da quanto affermato da due fidanzati che hanno detto di aver visto Sarah vicino alla scuola nei pressi di casa di Sabrina alle 14.25. Ad aggravare il quadro indiziario contro Sabrina, secondo gli inquirenti ci sarebbero anche le dichiarazioni di alcuni testimoni chiave come Mariangela Spagnoletti, Alessio Pisello e una cliente della giovane che si recò a casa Misseri la mattina dell’omicidio e che a verbale ha messo anche una frase compromettente («Papà ha confessato, io sono stata più brava») che Sabrina Misseri le avrebbe detto in un orecchio la sera del 6 ottobre dopo aver appreso attraverso la tv che il padre, Michele, aveva confessato di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi.
 
I pubblici ministeri si sono infine soffermati sul tentativo di alcuni familiari di Michele Misseri che con insistenza, spinta da una persona allo stato non identificata, hanno tentato di far cambiare il difensore allo stesso Michele. Su questo aspetto, va registrato quanto ha sostenuto in un'intervista alla «Vita in diretta» Carmine Misseri. Il fratello di Michele ha spiegato che era stata Valentina con insistenza a chiedergli di fare pressioni su Michele perché cambiasse avvocato, dettandogli persino il telegramma inviato in carcere, che ora si trova tra gli atti della procura e che con molta probabilità finirà in un fascicolo d'inchiesta parallelo.
 
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ORE 10:03 - LO SCONCERTO DI MAMMA COSIMA
La notizia del no alla scarcerazione di Sabrina Misseri da parte del Tribunale del Riesame di Taranto è giunta nella casa della giovane ad Avetrana. Alcuni cronisti, presenti in via Deledda, davanti all’abitazione, hanno chiesto un commento alla mamma Cosima Serrano, la quale, dopo aver confermato di essere a conoscenza della decisione del Tribunale, si è solo limitata a fare una domanda: «Che cosa devo dire?».
 
ORE 10:57 - LEGALI DELLA FAMIGLIA SCAZZI, NON CI STUPISCE LA DECISIONE
«Non ci sorprende il provvedimento del tribunale del Riesame poichè il quadro indiziario nei confronti di Sabrina era molto grave». Lo dicono gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della madre di Sarah Scazzi. «Ciò significa - aggiungono i legali - che allo stato almeno quattro giudici, oltre al pubblico ministero, ritengono Sabrina gravemente indiziata dell’omicidio di Sarah. E questi, ad oggi, sono i fatti. Questo non significa che Michele Misseri, cui va dato atto del contributo dato alle indagini, debba essere glorificato come molti fanno. Invece di rivolgersi subito ai carabinieri - concludono gli avvocati Biscotti e Gentile - ha scelto la via peggiore. I fatti da lui compiuti rimangono di una gravità giuridica e morale inaudita».
 
ORE 11:24 - MAMMA CONCETTA, SE E' COLPEVOLE RESTI IN CARCERE
«Se è colpevole è giusto che rimanga dentro». Il primo commento a caldo di Concetta Serrano Spagnolo, la mamma di Sarah Scazzi, dopo aver appreso che il Tribunale del riesame di Taranto ha confermato la custodia cautelare in carcere per Sabrina Misseri. «I giudici – ha aggiunto – hanno preso atto dei gravi indizi di colpevolezza su Sabrina e mi sembra giusto che vada così».
 
ORE 12:11 - PROCURATORE, ASPETTIAMO DI LEGGERE LE MOTIVAZIONI
«Ne prendiamo atto. Va ribadito che si tratta di un provvedimento comunque interlocutorio che riguarda una fase di questa indagine che deve ancora svilupparsi in tutti i suoi aspetti». E’ quanto ha dichiarato poco fa il procuratore della Repubblica del Tribunale di Taranto, Franco Sebastio, dopo l’ordinanza del tribunale del Riesame della città ionica che ha respinto l’istanza di scarcerazione di Sabrina Misseri. «Ricordiamoci tutti - ha aggiunto Sebastio - che esiste una presunzione d’innocenza prevista dalla nostra Carta costituzionale. Noi continuiamo a lavorare. E’ giusto che ci siano delle valutazioni e dei controlli su quello che gli organi inquirenti fanno. Rientra nelle regole del gioco noi adesso ci dobbiamo attenere alla lettura della motivazione. Quando la leggeremo ci renderemo conto su quali punti il tribunale ha focalizzato la sua attenzione. Non facciamo previsioni, lavoriamo sui dati di fatto».
 
ORE 12:43 - LA MAMMA DI SARAH, NON PROVO ODIO MA TANTA PENA
«Non provo odio, provo molta pena. Da tempo non ho rapporti con l’altra famiglia». E’ quanto ha dichiarato ai giornalisti Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah Scazzi, dopo l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Taranto che ha respinto l’istanza di scarcerazione della nipote, Sabrina Misseri, presentata dai legali di quest’ultima.
 
«Michele dal primo momento che ha iniziato a parlare - ha aggiunto - ha cominciato a dire la verità. I giudici hanno preso atto dei gravi indizi e mi sembra giusto. Se è colpevole è giusto che rimanga dentro: io non mi permetterei mai di giudicarli. Non ritengo Michele totalmente innocente perchè ha aiutato ad occultare il corpo. Se Sabrina ha ucciso è colpevole. Non mi sento - ha continuato - nè di giudicare nè di perdonare. Per perdonare ci vuole un percorso».
 
ORE 13:10 - TRASMESSE IN PROCURA LE «NOTE CRITICHE» DEL MEDICO LEGALE DELLA DIFESA
Il tribunale di Taranto che ha respinto oggi l’istanza di riesame della misura cautelare in base alla quale Sabrina Misseri sta in carcere ha anche disposto l'invio al procuratore della Repubblica delle 'Note critiche sulla relazione tecnica di autopsia sul cadavere di Sarah Scazzi', stilate dal medico legale consulente della difesa di Sabrina, Enrico Risso. La trasmissione delle carte alla procura è stato fatto in relazione all’art. 331 c.p.p. il quale stabilisce che «i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio che, nell’esercizio o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, hanno notizia di un reato perseguibile di ufficio, devono farne denuncia per iscritto, anche quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
 
Nel sue 'Note critiche', Risso aveva tra l’altro denunciato che alla difesa di Sabrina Misseri non era stato consentito «di esercitare i propri diritti costituzionalmente e processualmente garantiti» perchè la relazione tecnica del consulente medico legale del pm era stata deposita senza preavviso e senza aver consentito alla difesa di accedere ai reperti autoptici e al materiale fotografico.
 
ORE 13:47 - LEGALI DEGLI SCAZZI, RESTANO ZONE D'OMBRA
«Altri tre giudici si sono convinti di un quadro indiziario solido e grave nei confronti di Sabrina e questi sono fatti». Lo hanno dichiarato gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, commentando la decisione del tribunale del Riesame di confermare il carcere per Sabrina Misseri.
«Proseguendo con i fatti – aggiungono i legali – aspettiamo l'incidente probatorio di Michele Misseri, dove saremo presenti perchè non dimentichiamo che se è pur vero che lui ha fatto trovare il corpo e piano piano sta raccontando la verità, ci sono alcune zone d’ombra che meritano di essere approfondite. In particolare – concludono gli avvocati – ci riferiamo a quel 'abbiamo parcheggiato' e 'l'hanno trascinata' detti da Misseri».
 
ORE 15.44 - SABRINA: SONO INNOCENTE E LO PROVERO'
"Io sono innocente, fino alla fine lo proverò": è quanto ripete in carcere Sabrina, anche dopo la conferma della sua detenzione, secondo quanto raccontano i suoi difensori, Vito Russo e Emilia Velletri, all’uscita dal carcere di Taranto dove oggi hanno incontrato la giovane. "Sabrina ha avuto la reazione di una persona che è estranea ai fatti. Non sta bene, è normale, però è ancora molto più combattiva e ripete la sua innocenza e anche noi le crediamo".
 
I due legali hanno raccontato, parlando con i giornalisti, che quando sono andati a far visita a Sabrina, la giovane sapeva già della decisione dei giudici, perchè il provvedimento le era stato notificato. Circa l’eventualità che venerdì prossimo Sabrina Misseri assista all’incidente probatorio del padre Michele, Russo e Velletri hanno detto che «è una valutazione soggettiva che deve fare Sabrina». I due legali hanno poi riferito che «secondo tabulati telefonici non può essere oggettivamente ritenuta credibile» la testimonianza, depositata dalla Procura ai giudici, di un’amica di famiglia di Sabrina, alla quale la ragazza, la sera della prima confessione del padre, avrebbe sussurrato 'papà ha confessato, io sono stata più brava'. «Non capiamo il movente per cui Sabrina è dentro – hanno concluso Russo e Velletri – e anche il motivo».
 
ORE 15.47 - LEGALE MICHELE MISSERI: PENSIAMO ALL'INCIDENTE PROBATORIO
Per il difensore di Michele Misseri, l’avv.Daniele Galoppa, la decisione del Tribunale di Riesame che ha confermato il carcere per Sabrina Misseri “era prevedibile dopo quello che ha allegato la Procura”. Galoppa lo ha detto all’uscita dal carcere di Taranto dove ha incontrato Michele Misseri.
 
“Adesso – ha aggiunto – pensiamo all’incidente probatorio, stiamo lavorando per questo”.
 










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