venerdì 20 settembre 2024


22/11/2010 11:32:49 - Avetrana - Attualità

Concetta, «Io tradita dalle mie sorelle»

 
Prima la lenta agonia dell’attesa, poi il trauma della scoperta dell’omicidio della figlia e ora il lungo stillicidio alla ricerca della verità. Concetta Serrano, la mamma di Sarah, non ha mai dato in pasto le sue lacrime alle telecamere. Ha accolto la notizia della morte della sua bambina con una dignità quasi spiazzante. Oggi, mentre si strugge per capire chi le abbia strappato per sempre una parte della sua vita, si abbandona al ricordo di Sarah. L’immagine che conserva in fondo al cuore è quella della sua bambina che esce dalla cameretta. Sul volto un sorriso allegro.
 
«Sarah era solare – spiega Concetta ai giornalisti - ma caratterialmente fragile; evidentemente si appoggiava alla cugina, forse la voleva imitare. Il loro era un rapporto normale. Mia figlia era tranquilla con Sabrina». La morte di Sarah ha sconvolto la vita di Concetta. L’omicida, oltre ad averle strappato una figlia, ha allungato ombre terrificanti su una parte della sua famiglia. La mamma di Sarah non si sbilancia sul presunto coinvolgimento di sua sorella Cosima, la moglie di Michele Misseri: «Non lo so, vorrei saperlo» dice. Lei, la sorella maggiore, quella che teneva unita la famiglia, secondo Concetta nasconde qualcosa: «Sicuramente sapeva qualche cosa, ma ha preferito non parlare e continua a farlo».
 
Ma Concetta lancia anche una frecciata all’altra sorella Emma, che per settimane è stata il punto di incontro tra le due famiglie: «Non viene più a trovarmi perché evidentemente ha altre cose più importanti da fare». Il sospetto di Concetta è che da quando lei ha parlato con gli investigatori prima della corda nascosta a casa di Emma, circostanza poi confermata anche dalla super teste Anna Pisanò, la sorella abbia pian piano rallentato i rapporti, fino ad interromperli. Emma non avrebbe gradito che la sorella Concetta, abbia indirizzato i carabinieri verso la sua abitazione alla ricerca di riscontri, la corda appunto, e di nuovi indizi. Da qual momento, Emma ha fatto una scelta precisa: porta la spesa a casa di Cosima, l’accompagna nelle visite al carcere, quando la donna va a trovare la figlia, le fa persino da autista quando Cosima viene convocata dai carabinieri.
 
Concetta è amara: «Emma ha scelto di stare da una parte». A tenerle compagnia nelle lunghe giornate ad Avetrana, ora sono le sue sorelle spirituali, Testimoni di Geova, che la confortano e la sostengono nel suo lungo e doloroso cammino alla ricerca della consolazione.
Per Concetta «la verità è ancora da scrivere». Ai giornalisti la donna rivela di avere la netta sensazione che c’è ancora qualcosa da dire sull’omicidio della figlia. «Vedo che ci sono delle ombre ancora, non è tutto chiaro». Quando le si fa notare che Michele ha riferito agli inquirenti che Sabrina gli ha parlato della morte di Sarah come di un «incidente», la sua risposta è tagliente ed immediata: «Se è così lo chiarisse subito. Chi lo ha provocato l'incidente?».
 
I suoi occhi non hanno più lacrime, lo sguardo è perso nel vuoto. Dice di credere solo in parte a suo cognato Michele anche se ha capito che lui «non riesce a dare la spiegazione di quello che è successo prima. Può essere che non c’era, però chi ha commesso l’omicidio può dire la verità. E’ una mia sensazione, ma credo che Sabrina non dica la verità e che nasconda qualcosa». In particolare c’è un elemento che non convince mamma Concetta. Lei non crede ad un gioco finito male. «Ti metti a giocare con una corda? Sarah non ha mai giocato con una corda con Sabrina, mica sono bambine. Io mi fidavo di Sabrina». Ed è proprio il tradimento a bruciare come il sale su una ferita ancora sanguinante.










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