venerdì 20 settembre 2024
Michele Misseri indagato per sottrazione di cadavere e non per occultamento
Il Tribunale del Riesame di Taranto ha depositato il 
provvedimento motivato con cui, il 13 novembre scorso, ha confermato la detenzione in carcere per Sabrina Misseri. La ventiduenne è accusata, in concorso con il padre Michele, dell’omicidio di Sarah Scazzi compiuto ad Avetrana il 26 agosto scorso.
provvedimento motivato con cui, il 13 novembre scorso, ha confermato la detenzione in carcere per Sabrina Misseri. La ventiduenne è accusata, in concorso con il padre Michele, dell’omicidio di Sarah Scazzi compiuto ad Avetrana il 26 agosto scorso.Secondo le prime indiscrezioni i giudici hanno basato l'impianto sul fatto che Sabrina potrebbe inquinare le prove.
Il presidente, Alessandro De Tommasi, il relatore De Micheli e a latere Ruberto hanno condiviso in pieno l’impianto accusatorio che la Procura della Repubblica ha presentato durante l’udienza. Pertanto secondo i giudici del Riesame persistono i gravi indizi di colpevolezza, l’inquinamento delle prove e il pericolo di fuga di Sabrina Misseri.
Lo stesso Tribunale del Riesame ha poi respinto tutte le eccezioni che sono state presentate dalla difesa di Sabrina Misseri, che pertanto rimarrà detenuta nel carcere. A questo punto, sempre secondo indiscrezioni, Sabrina Misseri potrebbe essere trasferita nel penitenziario di Lecce dove c'è una sezione femminile che invece a Taranto è stata abolita ormai da tempo.
ORE 16 - MICHELE INDAGATO SOTTRAZIONE CADAVERE, NO OCCULTAMENTO
La procura di Taranto non sta neppure valutando, almeno finora, di chiedere la revoca (o di dare un parere favorevole ad una richiesta in tal senso) della misura carceraria per Michele Misseri. Lo si apprende da fonti inquirenti.
Michele Misseri, viene fatto rilevare dalle fonti, oltre che del delitto di Sarah Scazzi e della violenza sessuale ai danni della giovane, risponde anche di sottrazione di cadavere (articolo 411 Codice penale) e non del meno grave reato di occultamento, come finora si è detto. Per il primo reato è prevista la misura detentiva, per il secondo no.
Da qui, viene fatto rilevare, la possibilità di una imminente scarcerazione dell’indagato, che nell’incidente probatorio ha continuato ad accusare la figlia Sabrina, non viene presa al momento in considerazione dai pm. Inoltre, viene specificato, l’inchiesta non è affatto chiusa e devono essere compiute nuove verifiche.
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