venerdì 20 settembre 2024


04/12/2010 11:00:45 - Avetrana - Attualità

Starà per fornire un’altra versione sull’omicidio di Sarah?               

 
«Voglio parlare da solo col procuratore». La richiesta è di Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, grande accusatore della figlia Sabrina che ha indicato come l’autrice materiale del delitto. Zio Michele, autoaccusatosi prima del delitto e poi soltanto dell’occultamento del cadavere di Sarah, ha chiesto di parlare col procuratore senza la presenza degli avvocati difensori, Daniele Galoppa e Francesco De Cristofaro (quest’ultimo aggiuntosi in seguito, chiamato a interessarsi del caso dalla figlia Valentina). La Procura avrebbe già risposto di no, ma resta tutto da chiarire il significato di quest’ultima mossa di Michele Misseri.
 
Perché chiedere di parlare col procuratore senza far assistere gli avvocati difensori all’incontro? La prima ipotesi, che prende lo spunto dalla conoscenza dei precedenti, potrebbe essere quella di un ulteriore ripensamento da parte dello zio di Sarah. Ricordiamo che Michele Misseri ha in un primo momento confessato di aver ucciso lui Sarah, di aver abusato sessualmente del cadavere e di aver poi gettato il corpo nel pozzo in contada Mosca.
Poi ha corretto la versione confessando di aver strangolato Sarah mentre Sabrina la tratteneva e di averne poi nascosto il cadavere. Ha quindi ritrattato sulla violenza sessuale e infine s’è tirato fuori dalla scena del delitto attribuendo la responsabilità alla sola Sabrina, confermando il suo intervento successivo per nascondere il corpo. Cosa vorrà dire ora zio Michele?
E’ probabile anche che Misseri voglia parlare degli avvocati. Nei giorni scorsi, con una sorta di colpo di mano, la figlia Valentina ha indicato come difensore di fiducia del padre il penalista romano Francesco di Cristofaro, di fatto determinando l’estromissione di Daniele Galoppa perché lui aveva continuato ad assistere Misseri come avvocato d’ufficio.
E’ stato l’intervento dello stesso indagato ad evitare che Galoppa uscisse dall’inchiesta: lo ha confermato come avvocato di fiducia, ma ha anche accettato la nomina dell’altro legale indicata da Valentina.










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