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08/12/2010 07:46:02 - Provincia di Taranto - Attualità

La serata dedicata a Giuseppe Moscatelli. Presto a San Giorgio sarà attivata una sede del 118

 
Si è conclusa con una dedica speciale la “tre giorni” destinata alla Campagna “ Un Messaggio per non morire”.
Giuseppe Moscatelli avrebbe compiuto 17 anni il primo dicembre quando uno dei tanti incidenti della strada lo ha portato via,travolto da un mezzo mentre era in sella alla sua bici.
Anche San Giorgio Jonico piange i suoi figli e anche per questa ragione, Stefano Fabbiano alfiere, insieme a Mario Balzanelli, della campagna, ha voluto che da due anni a questa parte l’iniziativa facesse sosta nelle scuole sangiorgesi e – a chiusura- nella sala consiliare per un convegno che anche in questa occasione  ha fatto registrare la nutrita presenza di operatori del soccorso, volontari e cittadini interessati al problema e non soltanto per essere stati colpiti in prima persona.
«Questa serata – ha esordito il dott. Stefano Fabbiano- vogliamo dedicarla a Giuseppe Moscatelli. I suoi genitori hanno preferito non essere qui, non se la sono sentita di vivere un momento di cosi profonda commozione, ma noi sentiamo il dovere di sentirci solidali con loro e con quanti hanno conosciuto il volto del dolore e della tragedia».
Il convegno è stato un “contenitore” di messaggi flash per bocca dei relatori che, dal proprio punto di vista, hanno espresso il senso di una lotta quotidiana che non ammette di poter abbassare la guardia.
Brevi messaggi perché - come ha sostenuto Fabbiano «il nostro stile rimane sempre quello di non fare lezioni a nessuno».
La dedica, la linea guida, la notizia. San Giorgio, «anche se ancora sulla carta», è inserita come «punto - sede del 118».
Lo ha comunicato nel suo intervento conclusivo lo stesso Mario Balzanelli. Il piano sanitario di riordino regionale farà il resto ma l’attenzione per San Giorgio c’è stata. Una bella notizia per la popolazione scaturita dalle necessità e dal punto strategico dello stesso comune. Dove quotidianamente transitano circa “sessantamila mezzi di passaggio per Lecce, Grottaglie e altri comuni”.
La statistica fornita dal sindaco, Angelo Venneri ha avuto una certa eco tra gli altri relatori. Restando alle parole del primo cittadino, ha fatto cornice il pensiero dell’Amministrazione che “deve puntare alle priorità e in questo la sicurezza urbanistica e stradale è in prima fila. Sappiamo che c’è da fare ancora molto ma intanto voglio ricordare la nostra opera della circonvallazione e l’impegno per il rifacimento del manto stradale. Come medico e come amministratore credo che la priorità della strada sia sacrosanta”.
Colpito da queste parole anche il comandante provinciale della Polstrada, dott. Gianfranco Martorana: «sono da due anni in questo territorio ma devo ammettere che da parte delle istituzioni c’è stata e credo che continuerà ad esserci una certa attenzione per i problemi che riguardano la strada. Poi San Giorgio merita un plauso particolare perché in poco tempo è riuscita a creare una strada che by-passa il paese in modo straordinario cosi come credo che sia raro ascoltare parole cosi convincenti rispetto alle priorità da avere bene in mente. Il mio compito insieme a tutto quello della Polizia stradale è quello di ridurre il numero degli incidenti stradali; per questo è opportuna quanto necessaria la formazione stradale nelle scuole e tra i cittadini a cui si aggiungono le priorità del controllo del veicolo e la creazione di valide infrastrutture». Poco prima Giorgio Grimaldi, consigliere provinciale, nel portare il saluto del Presidente della Provincia, Gianni Florido, ha descritto nel bene e nel male i nodi stradali dei 1400 chilometri di viabilità provinciale.
«La Provincia è impegnata – ha detto Grimaldi - a risolvere le situazioni più spinose investendo risorse. Quando questa campagna nasceva nel 2007 la Provincia era in prima fila ma bisogna dare merito a Stefano Fabbiano, già assessore dell’ente, di averne dato una spinta importante insieme al dott. Mario Balzanelli. Noi naturalmente come Provincia continueremo a essere al fianco di questa iniziativa che crediamo non debba fermarsi».
Con Lucia Moscatelli, dell’Autoscuola guida Europa di San Giorgio Jonica, il convegno ha ascoltato anche il punto di vista di chi è chiamato ad insegnare ai nuovi patentati ma anche a rammentare ai “vecchi” le regole essenziali del codice della strada. «La regola per quanto importante – ha ricordato Lucia Moscatelli- è quella di guidare con calma. Questo lo ricorda il codice ma la dote da esercitare è sempre quella del buon senso e attenzione».
Più lunga e dettagliata l’esposizione dell’insegnante di scuola guida ma i tratti semplici dimostrano come sia tutt’altro che difficile avere una guida esemplare. Gli interventi successi sono stati quelli del delegato tarantino della Federazione Motociclistica Italiana, Giuseppe Lochi, molto convincente nelle sue parole rispetto alla passione delle “due ruote”.
«E’ facile prendere una moto ma bisogna anche saperci andare. Il già precario equilibrio delle due ruote rispetto all’automobilista indisciplinato non ammette distrazioni. Quindi bisogna guidare nella sicurezza estrema e il casco è l’elemento per il quale non bisogna badare a spese. Mi rivolgo a quei genitori che nell’acquistare lo scooter ai propri figli chiedono il casco in forma gratuita. Magari lo ricevono ma come sarà quel casco? E’ omologato,ha qualità. Il suo valore effettivo potrà masi essere paragonato al valore della nostra vita? Non indugiamo su quelle spese,non indugiamo sulla sicurezza perché andare in moto è splendido ma vigiliamo sulla sicurezza dei nostri figli, sempre e in ogni modo».
L’intervento di Giove, esperto di moto, è sembrato un “atto di difesa” nei confronti dei motociclisti per quali è stata invocata una certa par condicio rispetto alle opere infrastrutturali che evidentemente sono tutte per gli automobilisti. Un chiaro monito ai progettisti perché considerino la moto (ma ci aggiungeremmo anche la bicicletta e la pedonalità) non solo un mezzo di trasporto ma un elemento importante nel sistema urbanistico.
La voce dei volontari della Protezione Civile di San Giorgio Jonico ha riempito la sala consiliare grazie all’intervento di Franco Venneri che ha chiesto “di non fermare la campagna oltre la data stabilita perché è necessaria e perche ne ha bisogno anche il mondo del volontariato”.
Al convegno si sono registrate le presenze significative di Raffaele Russo, responsabile della protezione Civile di Taranto e di Rocco Gaetani, quest’ultimo cantore della vita dopo un incidente stradale che lo costringe a stare sulla sedie a rotelle.
Le conclusioni sono state tratte dal dott. Mario Balzanelli il quale si è soffermato sul valore del “silenzio”. Non sarebbe sbagliato chiamarlo il “silenzio degli innocenti” (la digressione è nostra), perché in maniera innocente “Giuseppe Moscatelli ha perduto la vita e si staglia molto forte il silenzio dei suoi genitori di fronte ad un cosi immane dolore”.
Ma la campagna “Un messaggio per non morire” terminerà nel 2012?
«Quando partivamo con questa esperienza – ha detto ancora Balzanelli - mi apprestavo già a fissare la fine. Ma in tanti – cosi come avete fatto voi questa sera- ci chiedono di non fermarci, di andare avanti. Perché eravamo pochi, oggi siamo tanti , domani saremo ancora di più nel percorrere insieme questa strada».
Un messaggio chiaro, come i tanti, brevi e racchiusi in quell’espressione tragica ma essenziale “per non morire”. Sulle strade e nei meandri delle civiltà più attente ai bisogni della gente.










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