martedì 26 novembre 2024


08/12/2010 11:23:35 - Provincia di Taranto - Attualità

«Basta promesse, vogliamo spazi»

 
Alcuni attivisti del Centro Sociale Cloro Rosso hanno occupato l’assessorato alle Politiche Giovanili del comune di Taranto presentando un dossier alla stampa sul totale immobilismo dell'amministrazione verso l’emergenza spazi sociali e verso il progetto di laboratorio giovanile da realizzarsi presso la ex scuola Martellotta, ora murata con una tonnellata di tufi costati 17000 euro di soldi pubblici.
Dal maggio 2010 nessun atto concreto dell’Amministrazione ha rispettato i patti dello “sgombero concordato” avvenuto 7 mesi fa. Anche l’affidamento temporaneo del Teatro Mignon nel quartiere Paolo Sesto, così come promesso dal sindaco Stefàno, non si è mai realizzato. Il 2 novembre 2010 alcuni ladri hanno portato via da quel luogo incustodito circa 40.000 euro di materiale nuovissimo.
L’immobilismo delle istituzioni, oltre il danno politico, morale e sociale, è costato anche economicamente alla città di Taranto 57.000 euro. Se solo una parte di questa spesa fosse stata investita per avviare i lavori alla ex scuola Martellotta, ora come ora Taranto avrebbe finalmente un luogo di aggregazione tra i migliori di tutta la penisola.
 
Di seguito il documento diffuso stamane:
 
BASTA PROMESSE, VOGLIAMO SPAZI!
 
Ripercorrere tutte le tappe della storia del centro sociale Cloro Rosso e delle relazioni con l’amministrazione comunale di Taranto non è stato affatto semplice.
Nella costruzione del dossier presentato quest’oggi presso l’Assessorato alle Politiche Giovanili ci siamo calati in un mondo di dichiarazioni a mezzo stampa, promesse e atti di cui neanche noi avevamo idea della reale mole. Questo dossier parla di un problema, quello legato all’assenza di spazi sociali a Taranto, sollevato nel dicembre 2007 e presentato al primo cittadino Ippazio Stefàno, che irrompe prepotentemente nel dibattito pubblico con l’occupazione della ex scuola Martellotta nel Marzo del 2008. Già dai primi incontri, tuttavia, rispetto a dichiarazioni di disponibilità, non ci sono mai stati passaggi reali e concreti di risoluzione della problematica.
Nonostante la precarietà dovuta allo status di occupante, il Cloro Rosso ha messi in campo nella pratica un’idea diversa di città che si è concretizzata nelle oltre 200 iniziative di carattere culturale, artistico e politico che hanno reso quel posto abbandonato ad anni di degrado un luogo attraversato da migliaia di tarantini e non. La realizzazione di progetti quali la Palestra Popolare Mustakì, un laboratorio teatrale, uno studio di registrazione, una biblioteca e un laboratorio multimediale sono il risultato che i ragazzi di Taranto, tramite l’autorganizzazione, hanno reso quelle quattro mura un bene comune da salvaguardare e valorizzare.
Pur avendo dimostrato in due anni e mezzo la validità del “progetto Cloro Rosso”, a fronte delle continue dichiarazioni di facciata, nel giugno 2010, attarverso un’ordinanza di sgombero mascherata come passaggio necessario per una futura assegnazione dei locali, si è arrivati al paradosso per cui l’unico investimento fatto nei confronti dei giovani della città è stata una tonnellata di mattoni che hanno murato sogni, desideri e speranze per una città migliore e costati la bellezza di 16929 euro (determina n.508 dell’assessorato ai lavori pubblici del 19 agosto 2010).
Tramite il dossier presentato quest’oggi vogliamo denunciare come l’amministrazione comunale, nonostante tre anni di trattative, non abbia in nessun modo mostrato di riconoscere e affrontare la problematica legata agli spazi sociali così come di non avere nessuna fiducia nei confronti dei giovani di Taranto dimostrando, di fatto, di non avere alcuna strategia politica rivolta a favorire processi di partecipazione dal basso delle nuove generazioni. Quelle stesse generazioni che in tutta Italia stanno dimostrando, in questi ultimi giorni di mobilitazioni studentesche, di essere l’unico soggetto di rinnovamento di questo martoriato Paese.
 
Dalla comunicazione di sgombero dei locali della ex scuola Martellotta sono passati ormai 7 mesi (18 Maggio 2010) e in tutto questo tempo non c’è stato neanche il piu’ stupido dei provvedimenti che dimostrasse concretamente il rispetto degli accordi presi con l’amministrazione comunale.
 
Pretendiamo un laboratorio giovanile in città e non ne facciamo una questione puramente identitaria e autoreferenziale: la ex scuola Martellotta, così come dichiarato e poi disatteso dalle istituzioni locali, deve essere il punto di riferimento di tutte quelle associazioni formali e informali che hanno nel loro DNA la voglia di cambiare Taranto. Chiediamo, entro una settimana, la presentazione pubblica del progetto del Laboratorio Giovanile da realizzare presso la ex scuola Martellotta e un tavolo pubblico immediato con il Sindaco di Taranto e gli assessori alle Politiche Giovanili e ai Lavori Pubblici per sapere l’avanzamento dell’iter, in quanto, come dimostra il dossier presentato, non risulta essere mai realmente partito.
 
Quello che vogliamo è quello che ci spetta e quello che ci spetta è solo una piccola parte di quello che vogliamo!
 
Centro Sociale Cloro Rosso Taranto
 










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