mercoledì 25 settembre 2024


09/12/2010 20:15:21 - Provincia di Taranto - Attualità

Ecco le motivazioni degli studenti

 
«Le studentesse e gli studenti del Liceo “G. Battaglini” decidono di occupare la sede perché costretti ad entrare in una scuola che non sentiamo nostra. Vediamo il nostro diritto allo studio e  la nostra  formazione di qualità regolarmente calpestati.
  Alla base di ciò ci sono 8 miliardi di tagli alla scuola pubblica e un miliardo di debiti che lo Stato ha nei confronti delle singole scuole e che non è intenzionato a restituire, bloccando di fatto non solo le attività “extra”, ma anche parti del normale svolgimento della didattica; infatti sempre di più negli ultimi anni abbiamo assistito ad un impoverimento culturale causato dai continui tagli economici, tagli assolutamente ingiustificati (l’Italia spende molto meno e peggio degli altri paesi europei) che vengono mascherati con la così detta “riforma Gelmini”, un semplice  riordino degli indirizzi che significa meno ore di lezione e la scomparsa di tante sperimentazioni di qualità.

 Il blocco del turnover e il licenziamento di decine di migliaia di precari ci restituisce una scuola sempre meno al passo con i tempi , checché ne dica il ministro.  
Noi vogliamo l’abolizione immediata della riforma Gelmini, l’innalzamento dell’obbligo scolastico ai 18 anni, nuovi finanziamenti per la scuola pubblica, l’istituzione di un fondo straordinario per l’edilizia scolastica, una didattica alternativa che renda realmente partecipi gli studenti. E’ palese che il disagio sia sentito da tutti e non solo dagli studenti, per questo chiediamo anche ai lavoratori di unirsi a noi in una lotta che porti il paese ad uno sciopero generale generalizzato.

 

Oltre che un attacco alla scuola pubblica siamo costretti ad assistere ad un continuo attacco all’Università pubblica, al mondo del lavoro, quello che dovrebbe essere il nostro futuro, e inoltre ai servizi sociali,alla sanità, ai trasporti. Siamo coscienti che un mondo come questo non offra prospettive per il futuro, ma non vogliamo rassegnarci all’idea di diventare futuri disoccupati o precari sfruttati dall’azienda di turno.
Siamo convinti delle nostre idee e proseguiremo con la convinzione che il momento storico che stiamo vivendo richieda atti eclatanti come questo, che sia necessario cambiare, ora, e che dobbiamo iniziare a farlo senza aspettare il politico di turno. Il futuro è nostro e comincia adesso!».
 
Studentesse e studenti del Liceo “G. Battaglini”











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