Anche quest’anno la solidarietà in favore della ricerca sulle malattie genetiche
So this is Christmas, dunque anche quest’anno c’è stato l’annuale appuntamento con Telethon delle reti ammiraglie Rai nel nome della solidarietà da mettere come apostrofo tra le parole spreco e insoddisfazione. 60 ore di diretta televisiva, una maratona di 3 giorni, 45505, 800113377, artisti elevati al cubo, questi i numeri della class action mediatica impegnata nel mettere a punto nuovi progetti per la cura e la prevenzione di molte malattie genetiche da anamnesi sconosciuta che colpiscono trasversalmente ogni età.
Il futuro di milioni di bambini nelle mani e nel buon cuore di noi tutti da consegnare alla ricerca, sospeso tra la cornetta telefonica, la carta di credito, e le donazioni che nel corso dell’anno possono essere effettuate presso gli sportelli abilitati alla raccolta fondi, eccellenza italiana senza precedenti altrove.
La sciarpa azzurro cielo con il logo Telethon al collo di decine di artisti è stata la colonna sonora dell’impegno sociale, unico elemento conduttore di momenti in cui si sono alternati le testimonianze dei ricercatori, ed i medici Telethon, ma soprattutto loro, dei malati, che hanno fatto il punto sulla situazione delle nuove malattie sconosciute finanche nel nome, e definite da sigle e numeri da codice rosso di archivi proibiti. Eppure non si tratta di missioni alla 007, ma di missioni umanitarie che quotidianamente vedono impegnati centinaia di migliaia di medici nella lotta per la vita, contro nemici da cui non sempre è possibile difendersi, ed interamente finanziate con i fondi raccolti in questa ed altre occasioni.
Anche la Puglia, come tutte le altre regioni sorelle è stata al fianco del duo Frizzi Carlucci con i suoi tanti centri di raccolta fondi sparsi tra Vieste ed Otranto. La coppia d’oro della televisione da oltre vent’anni dispensa appelli incessanti alla generosità, vinta dalla frenesia del sogno del mille ed una notte del periodo in corso. Investiamo allora in un futuro migliore tutti lasciando a Telethon non quanto rimane delle regalie natalizie, ma il meglio del nostro pensiero rivolto ai tanti malati che popoleranno gli
ospedali del nostro stivale.
A loro, vada il migliore e più sentito augurio di Manduria Oggi e Liberamente perché l’esercito che lotta per loro possa garantire autentiche certezze di guarigione.
Mimmo Palummieri