Cani di Avetrana in adozione anche in Emilia Romagna
I cani sono i migliori amici dell’uomo, sono fedeli, sensibili e non abbandonerebbero mai il proprio padrone. Sono esseri senzienti come recita il Trattato dell’Unione europea firmato a Lisbona nel 2007.
E, se anche i trattati internazionali, sanciscono la tutela degli animali e il rispetto dei loro diritti, disciplinando con leggi dello stato, la regolamentazione di tali principi universali, verrebbe da domandarsi come mai, in Italia e nelle regioni del sud, più in particolare, siamo costretti ancora ad assistere a fenomeni deprimenti e pericolosi come il randagismo e l’abbandono di migliaia di cani.
La politica per anni ha volutamente ignorato il problema mostrando la totale incapacità di rubricare il fenomeno del randagismo a vera piaga sociale che secondo molti amministratori e insieme a questi, vertici delle Asl veterinarie, andava risolto non tanto con azioni mirate alla prevenzione, ma attraverso, i cosiddetti canili, luoghi di contenimento e privazione dove gli animali sono costretti a vivere.
E, se il rimedio alle volte è peggiore del male, si può pacificamente sostenere come i “canili” siano l’emblema di tutti i mali, veri e proprio luoghi di costrizione, sofferenza e detenzione, dove i cani sono condotti per restarvi vita natural durante in condizioni precarie e spesso aberranti.
Oggi, il fallimento di quelle scelte è sotto gli occhi di tutti e se molte amministrazioni del sud, iniziano finalmente a concepire scelte politiche differenti e più consapevoli per arginare la piaga del randagismo, lo si deve anche alla lotta costante di tante associazioni, impegnate da anni a denunciare le violenze a danno di animali consumatesi, in molti, moltissimi, canili d’Italia.
Il Comune di Avetrana, in questi giorni, ha intrapreso insieme all’associazione animalista “Qua la Zampa” di Avetrana, un percorso virtuoso sul proprio territorio fatto di interventi mirati ad arginare il dramma dei tanti randagi presenti e questo prima dell’avvento della stagione estiva, periodo quello, in cui vi è un incremento spaventoso del numero dei randagi.
Il lavoro dell’associazione va in due direzioni, come ci fa sapere la legale dell’associazione, avv. Maria Pia Scarciglia quella della prevenzione come scelta irrinunciabile e affidata alla dott.ssa Gabriella Musso per la pianificazione degli interventi sanitari sul territorio e delle adozioni affidate alla responsabile e coordinatrice dell’Emilia Romagna, dott.ssa Mirka Ragazzini che in soli sei mesi ha permesso a ben 35 cuccioli rinvenuti ad Avetrana e dintorni di trovare casa proprio in Emilia Romagna.
Ma, come ci spiegano dall’associazione, le scelte concordate con l’amministrazione comunale di Avetrana e con il Sindaco Mario De Marco, devono passare necessariamente da programmi di educazione, informazione e prevenzione che informino i cittadini e i ragazzi nelle scuole la cultura del rispetto degli animali e del vivere insieme a questi.
Come ribadiscono dall’associazione Qua la Zampa, una civile e migliore società si misura anche nel riconoscimento dei diritti dei nostri amici cani.
Associazione di Prevenzione al Randagismo “Qua la Zampa”
Avetrana