martedì 26 novembre 2024


26/01/2011 17:31:15 - Provincia di Taranto - Attualità

Ma è già rientrato a scuola

 
Un prof, il sesso e un ragazzino rom come vittima. È stato sorpreso mentre era chiuso in macchina, nelle campagne di Bitonto, in comportamenti inequivocabili. Comincia così la vicenda destinata a sconvolgere tutta la comunità scolastica bitontina e a squarciare il velo del silenzio sul mondo sommerso della prostituzione minorile. L’episodio, da cui poi è partito l’arresto e la condanna dell’uomo, F. P. F, 62enne incensurato, docente al liceo scientifico «Galileo Galilei», risale al 18 gennaio scorso.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo avrebbe fatto salire in macchina il ragazzino, cittadino rumeno, prelevandolo dal campo rom in cui risiede, per poi appartarsi con lui nelle vicine campagne. Non ci sarebbe stato, pertanto, né sequestro né coercizione. Il ragazzino volontariamente sarebbe salito in macchina e volontariamente avrebbe acconsentito a compiere favori sessuali, dietro l’offerta di pochi euro. Non è escluso che il compenso sia stato pattuito prima che il giovanissimo salisse in macchina.
L’incontro clandestino è stato scoperto da una pattuglia dei carabinieri, in servizio alla stazione di Bitonto subito dopo l’ora di pranzo.
Già nel pomeriggio dello stesso giorno, è scattato l’arresto, ai domiciliari, per il sessantenne professore con l’accusa di prostituzione minorile. Secondo gli inquirenti, nulla, nel comportamento e nello stile di vita dell’uomo, avrebbe potuto far pensare a comportamenti di questo genere: un ambiente familiare non disagiato, un livello di preparazione culturale medio alto, una vita professionale attiva e molto stimata facevano di lui un perfetto insospettabile.
L’episodio, secondo quando dichiarato dallo stesso ragazzino, non è stato isolato. C’erano stati in precedenza altri incontri in cui, per lo più, erano stati consumati rapporti orali, dietro il pagamento di poche decine di euro. Il ragazzino non avrebbe in nessuno di questi casi subito coercizione fisica. Il professore, che ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato, è stato condannato a due anni e la pena è stata sospesa. Dopo pochi giorni di assenza, sarebbe già rientrato in servizio a scuola. La magistratura, però, avrebbe già informato l’ufficio scolastico provinciale dell’episodio e non è escluso che a giorni arrivino provvedimenti disciplinari nei confronti del docente.
Anche sul fronte delle indagini si aspettano importanti novità. Se l’episodio che ha portato all’arresto non è un caso isolato, è facile supporre l’esistenza di altri clienti e di altri ragazzini pronti a vendere favori sessuali in cambio di spiccioli. Troverebbero così conferma le segnalazioni di un giro di prostituzione minorile, che vede ingaggiati soprattutto minori spesso spinti in strada dagli stessi familiari.










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