venerdì 20 settembre 2024


01/02/2011 08:37:08 - Avetrana - Attualità

Cosima “depista”

 
L’omicidio di Sarah Scazzi potrebbe essere stato anche premeditato: è l’ipotesi che affacciano i giudici del tribunale di Taranto nelle motivazioni con le quali hanno rigettato l’appello dei difensori di Sabrina Misseri.
L’ipotesi di una pianificazione del delitto, secondo i giudici, non è ovviamente una certezza ma la tesi ne uscirebbe rafforzata dalla documentazione esaminata. Sabrina Misseri dunque resta in carcere. Il tribunale dell’Appello ha respinto il ricorso dei difensori della ragazza contro il «no» alla scarcerazione pronunciato dal Gip Martino Rosati nei giorni scorsi.
I giudici nella motivazione, depositata ieri mattina, fanno cenno anche alle lettere inviate da Michele Misseri alle figlie: per il Tribunale, non intaccherebbero il quadro indiziario a carico di Sabrina, quadro che anzi ne uscirebbe rafforzato. A questo proposito, i giudici sottolineano nelle motivazioni che Michele Misseri dice di aver scritto lui quelle lettere, ma non dice se il contenuto corrisponda al suo pensiero.
Per il Tribunale, inoltre, Sabrina Misseri avrebbe cominciato a precostituirsi un alibi già intorno alle 14,20 (e quindi i giudici “sposano” la tesi recente della Procura di anticipo dell’ora del delitto attorno alle 14) con lo squillo al telefonino dell’amica Mariangela Spagnoletti e quello fatto partire dal cellulare di Sarah e indirizzato al telefonino della stessa Sabrina.
Un alibi, aggiungono i giudici, che sarebbe dunque falso e verrebbe smentito anche dalle stesse dichiarazioni della madre di Sabrina, Cosima Serrano, che disse che in quei frangenti la figlia era con lei in camera da letto.
Non solo, ma nei confronti di Sabrina Misseri, proseguono i giudici, sussistono le esigenze cautelari poichè c’è una «mistificazione della realtà posta in essere da Sabrina e da alcuni famigliari». Lo scrivono i giudici del tribunale di Taranto nelle motivazioni dell’ordinanza con la quale hanno rigettato il ricorso presentato dai difensori di Sabrina per far scarcerare l’indagata.
Sabrina Misseri è in carcere con l’accusa di sequestro di persona e concorso nell’omicidio della cugina Sarah Scazzi avvenuto ad Avetrana il 26 agosto scorso. Ad accusarla è il padre, Michele Misseri, anch'egli in carcere con l'accusa di omicidio, vilipendio e occultamento del cadavere di Sarah.










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