La posizione e le proposte della segretaria del Pd, Cinzia Fronda
La Commissione provinciale all’Ambiente ha invitato il presidente Gianni Florido ad opporsi, attraverso il ricorso al Tar, allo scarico a mare dei reflui del depuratore consortile affinati in Tabella 1.
A darne notizia è la segretaria del Pd di Avetrana.
«Siamo fermamente convinti che la scelta di far nascere in una zona altamente turistica un depuratore di quelle dimensioni, e con lo scarico a mare sia un danno enorme all’ambiente, al turismo e quindi all’economia» sostiene Cinzia Fronda. «Abbiamo chiesto infatti al consigliere provinciale Bartolo Punzi di convocare urgentemente la commissione provinciale per l’Ambiente per discutere del caso. Si è riunita giovedì della scorsa settimana e, alla presenza anche dell’assessore all’Ambiente Michele Conserva, ha deliberato di invitare il presidente della Provincia Gianni Florido ad opporsi, mediante ricorso al TAR, alla scelta del comitato V.I.A. che espresso parere favorevole al progetto in questione».
Poi Fronda espone una proposta operativa.
«Crediamo che ancora molto si possa fare per opporsi al progetto» sostiene Cinzia Fronda. «Per prima cosa i Comuni di Avetrana, Manduria e Maruggio dovrebbero presentare anche loro ricorso al TAR. Poi gli stessi comuni, congiuntamente e unitamente anche al Comune di Sava e alla Provincia di Taranto, dovrebbero incontrare la Regione Puglia per illustrare la situazione e per cercare di salvaguardare tutti insieme il territorio.
Capiamo l’importanza di avere un depuratore, segno di civiltà, ma allo stesso tempo chiediamo a tutti di riflettere bene e di impedire che lo stesso nasca a ridosso del territorio di Avetrana (che non usufruirà per niente dell’impianto) e sopratutto che l’impianto non scarichi a mare, che dovrebbe essere depurata e riutilizzata in agricoltura».