La proposta del Comitato: «Si appaltino i lavori, e poi si chieda la variante in corso d’opera»
«In data 8 febbraio 2011 è stato formalizzato l'atto regionale dell'ufficio VIA che esprimeva parere favorevole alla compatibilità ambientale del progetto del depuratore in Tab1/2 e relativa condotta sottomarina. Ora si attenderebbe la pubblicazione del bando di gara per realizzare l'impianto, quindi dovremmo essere tranquilli, ma non lo siamo!
Non siamo tranquilli perchè, già un anno fa i comuni limitrofi (Manduria, Avetrana, Maruggio) hanno formulato ricorso al TAR per bloccare la gara già in corso di espletamento attraverso l'annullamento del parere del VIA facendo leva su alcune carenze documentali.
La nostra paura è che si riviva di nuovo lo stesso incubo! … con la differenza che questa volta si possa perdere definitivamente l'opportunità di realizzare il depuratore poiché i soldi saranno disponibili solo fino al 30 giugno 2011!Gli altri Comuni purtroppo, si oppongono perchè chiedono maggiori garanzie sul grado di depurazione delle acque che saranno sversate in mare ad 1 km dalla battigia, oltra a dire no allo scarico a mare.
E' anche nel nostro interesse salvaguardare la nostra costa ed il nostro mare, almeno quanto lo è conquistare un diritto, quale la fogna, negatoci per decenni.
Manduria ha il suo Depuratore, ma è fuori norma da circa 10 anni e sversa in falda i liquami, ritenuto per la comunità europea e per la normativa nazionale potenzialmente più pericoloso dello sversamento in mare poiché potrebbe contaminare le falde acquifere superficiali di cui Manduria è ricca, altro motivo per cui non è possibile impiegare trincee drenanti (grandi vasche scavate nella terra).
I comuni propongono il riuso delle acque in agricoltura:
già nel 2005 questa ipotesi progettuale intrapresa dall'AQP era stata scartata dal commissario per l'emergenza ambientale poiché l'area non è attrezzata da rete irrigua tale da poter ipotizzare, a breve termine, un riutilizzo delle acque depurate.
Comunque questa possibilità non è da scartare perché il Piano di Tutela delle Acque prevede un progressivo miglioramento degli impianti di depurazione e , ove fosse possibile, il riuso delle acque o per fini agricoli o industriali.
Non sono solo parole, come qualcuno asserisce, poiché il Piano D'ambito 2010-2018 prevede una serie di interventi regionali per un totale di 1 Miliardo e 600 milioni di € (reti acqua potabile, reti fognanti, miglioramenti dei depuratori, condotte sottomarine, ecc). Ed è possibile migliorare l'affinamento delle acque ed eventuale riutilizzo anche dopo la realizzazione.
Perché a domanda specifica del Presidente del Comitato del VIA, gli ingegneri rispondono di si, tant'è che il comitato VIA chiede ad AQP uno studio di fattibilità, da depositare entro 6 mesi, per il riuso e maggior affinamento delle acque oltre alla quantificazione economica.
E' necessario inoltre ricordare che pende una procedura d'infrazione europea per la mancanza dell'adeguamento alle norme del depuratore di Manduria e quindi la realizzazione di quello SAVA-MANDURIA.
Eventuali multe comunitarie cadranno in capo ai cittadini dei Comuni responsabili dei ritardi e che si sono dunque opposti.
La gara va espletata con il progetto così com'è! Solo così i 15.000.000€ saranno vincolati alla realizzazione del depuratore, dopo l'appalto il progetto potrà essere integrato e modificato per garantire maggior affinamento delle acque e salvaguardare le nostre coste da ogni ipotetico pericolo!
E' necessario che i comuni limitrofi, insieme a noi, rivendichino queste ulteriori garanzie attraverso l'impegno di altre risorse economiche disponibili in Regione e non strumentalizzare con il Si al depuratore e No allo scarico a mare! Lo scarico a mare sarebbe necessario anche per eventuale riuso in agricoltura nei casi di massimo pieno, per spandere i circa 270 lt d'acqua al secondo prodotti dal depuratore sarebbe necessario organizzare circa 20.000 ettari di terreno, di certo non cosa semplice. A questo punto ci chiediamo:
E' utile diffondere lo spettro del disastro ambientale, della morte dell'economia, o della distruzione del nostre coste? E' questo che sta accadendo nei comuni limitrofi!
E' ancora salutare disperdere nel sottosuolo sostanze di ogni tipo attraverso i pozzi neri, gli scarichi abusivi, o attraverso il pozzo a perdere del depuratore di Manduria? E' ancora utile rischiare di inquinare irreversibilmente le falde acquifere necessarie per la nostra sopravvivenza?
Questo sarebbe un passo verso la civiltà, insieme potremmo farne tanti altri!».
Comitato di Salute Pubblica - Sava