Tutt’altro che risolto il caso dell’omicidio di Sarah Scazzi
Il Tribunale del Riesame di Taranto ha detto sì alla scarcerazione di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri, accusati di averlo aiutato ad occultare il cadavere di Sarah Scazzi tra il 26 ed il 27 agosto scorso. Fra un mese le motivazioni alla base di tale decisione; per il momento non ci resta che registrare la nuova ondata di news fresche di divulgazione sul fronte...
Anche i Misseri piangono.... Fra tutte, la conferma dei Ris che la macchia isolata nel villino di via Deledda, nel corso dell'ultimo sopralluogo su richiesta dei legali della signora Concetta, non è sangue, nonostante resti accolta la richiesta di ulteriori accertamenti. Rimane ancora un mistero il luogo e l'ora del delitto della 15enne, mentre la Procura ha acquisto nuove intercettazioni sui familiari stretti di Michele appena usciti dal condominio del carcere di Taranto e che accrediterebbero l'ipotesi avanzata dagli inquirenti dell'occultamento del corpo di Sarah il giorno successivo alla sua morte, ad opera del clan degli uomini Misseri, molto e tanto circostanziate, troppo per lasciar intendere che quelle copiose telefonate nei momenti immediatamente successivi all'omicidio fossero meri scambi di cortesie.
Al vaglio del Gip anche l'eventuale responsabilità delle mogli, a causa di discorsi intercorsi tra coniugi
accuratamente cristallizzati nelle intercettazioni. Se così fosse, dov'è rimasto il corpo di Sarah tra le 15 del 26 agosto e tutte le altre del 27?
Passa all'attacco la signora Cosima Misseri, accusata da più parti di essere la regista occulta di questo film senza fine, l'oracolo che tutto può sulla psiche e sulla vita di chi la circonda , la sacerdotessa di questo rito collettivo di adesione massima al patto del nessuno “sa e nessuno mi può giudicare”.
Annuncia sciagure ed anatemi, nonché umane denunce a quante le punteranno il dito contro accusandola di una qualche complicità, omertà, omissione nel caso familiare che la riguarda. Spuntano una marea di testimoni pronti a dichiarare di aver visto Michele, Carmine e Cosma confabulare nei giorni seguiti alla scomparsa della ragazzina.
Dunque caso tutt'altro che risolto quello di Avetrana, che si infittisce di momento in momento con dispiacere di investigatori e magistrati, che sono sempre in ballo nella quadriglia delle dichiarazioni a buon mercato ora dell'uno ora dell'altro dei membri di casa Misseri in misteri. Forse scappa da dire, niente nuove buone nuove, almeno così potremo dire meno “casini” da sbrogliare.
Mimmo Palummieri