domenica 17 novembre 2024


21/04/2012 10:03:02 - Manduria - Attualità

Interessante convegno promosso dalla Confcommercio

 
Una richiesta di tasso di interesse che rasenta l’usura: il 14,5%, oltre alle varie commissioni. E’ stata inoltrata ad un’azienda tarantina nei giorni scorsi da un istituto di credito che opera a livello nazionale.
«E’ vergognoso» ha sbottato Leonardo Giangrande, presidente provinciale della Confcommercio, parlandone nel corso dell’affollato seminario sul tema dell’accesso al credito per le imprese promosso dalla sezione di Manduria della stessa Confcommercio, presieduta da Dario Daggiano. «Ci sono alcune banche, per lo più a respiro nazionale, che stanno attuando un vero e proprio terrorismo. Così si portano le aziende sull’orlo del fallimento. Proprio per questo io preferisco dialogare con gli istituti di credito locali, che sono più attenti alle istanze del territorio».
Giangrande ha invitato tutte le parti (imprese, banche, commercialisti) a fare sistema per superare il momento di crisi generale.
«La chiusura di un’azienda per me è un colpo al cuore, perché muore un pezzo di storia, ma soprattutto si creano drammi per le famiglie che restano senza l’entrata dello stipendio» ha affermato Giangrande. «E’ fondamentale, quindi, il senso di responsabilità di tutti. A partire dalle banche. A loro chiedo tempi certi nell’istruzione delle pratiche. Molto delicato è anche il ruolo dei commercialisti, che devono guidare le imprese in difficoltà. Sono consapevole che da qualche anno le regole del gioco sono cambiate, ma attraverso un’azione sinergica è possibile superare questo momento di crisi».
Nel corso del convegno, attraverso gli interventi di Valentina Talò ed Emilio Mazzei, sono stati dapprima illustrate le agevolazioni pubbliche e quelle ordinarie presenti oggi (in particolare l’Asse VI, il fondo regionale di garanzia) e, quindi, il ruolo fondamentale della Società di Garanzia dei commercianti, che ha chiuso il 2011 brillantemente, con un bilancio attivo e, soprattutto, con una percentuale di insolvenza degli operatori commerciali inferiore all’1%.
Al dibattito, coordinato inizialmente da Aldo Manzulli (vice presidente provinciale di Confcommercio), è stata poi data la parola a Paolo Pro e Giuseppe My, entrambi dirigenti della Banca di Credito Cooperativo di San Marzano.
«Il 2011 è stato un anno complicato» ha ricordato Pro. «La crisi economica e le misure restrittive drenano le liquidità. Il quadro si completa con i ritardi dei pagamenti della pubblica Amministrazione e l’aumento del corso del denaro. Ma il nostro istituto ha aumentato gli impieghi».
«Dobbiamo prestare massima attenzione agli equilibri di liquidità» ha aggiunto My. «Noi abbiamo il compito di proteggere il risparmio dei nostri utenti. Se, attraverso il credito che le banche erogano, traggono vantaggio sia gli istituti di credito che le imprese, ci sarà un futuro. Se trae vantaggio solo una delle due parti, lo squilibrio non potrà reggere».










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora