MANDURIA - Giovedì pomeriggio si riunisce il Consiglio comunale: all'ordine del giorno il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore, con la variante urbanistica del parco dell'acqua
  • sabato 01 febbraio 2025

MANDURIA - Giovedì pomeriggio si riunisce il Consiglio comunale: all'ordine del giorno il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore, con la variante urbanistica del parco dell'acqua

11/02/2023 10:55:44 - Manduria - Attualità

L’ex sindaco Antonio Curri: «Il 2 febbraio la Regione ha pubblicato l’ultimo atto per il completamento del depuratore, con lo scarico emergenziale nel bacino di Torre Colimena»

Giovedì pomeriggio (inizio dei lavori alle 15,30), si riunisce nuovamente il Consiglio comunale. Tanti i punti all’ordine del giorno. Al numero 12 fra gli argomenti in discussione il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore e relativi scarichi completari, con la variante urbanistica del parco dell’acqua.

Sull’argomento, attraverso i social, è intervenuto anche l’ex sindaco Antonio Curri.

«Il 2 febbraio è stato pubblicato l’ultimo atto regionale per autorizzare il completamento del DEPURATORE con lo scarico emergenziale nel Bacino di Torre Colimena!» scrive l’ing. Antonio Curri.

«Certamente i cittadini manduriani e avetranesi se ne accorgeranno quando inizieranno i lavori! Sarà troppo tardi!

Tra le “righe” dell’autorizzazione (PAUR) rilasciata dalla Regione, al proponente AQP sono state impartite delle prescrizioni:

“Sia data adeguata evidenza a quanto osservato dall’ARPA relativamente alle variazioni improvvise e consistenti del livello dell’acqua nel Bacino di Torre Colimena!”

“Eseguire gli accertamenti analitici sull’effluente depurato in maniera tale che il parametro Escherichia coli (INFEZIONE!) non superi i 2500 UFC/100ml!”

“Lo scarico su suolo a mezzo di trincee drenanti, anche se provvisorio, non dovrà superare la portata di 5000 mc/giorno!”

“Applicazione dell’art.130 del Codice dell’Ambiente che dice: “Ferma restando l'applicazione delle norme sanzionatorie di cui al titolo V della parte terza del presente decreto, in caso di inosservanza delle prescrizioni dell'autorizzazione allo scarico, l'autorità competente procede, secondo la gravità dell'infrazione:

a) alla diffida, stabilendo un termine entro il quale devono essere eliminate le inosservanze;

b) alla diffida e contestuale sospensione dell'autorizzazione per un tempo determinato, ove si manifestino situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente;

c) alla revoca dell'autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazione di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente.!

Pertanto, se i “controlli” fatti da AQP non dovessero rispettare quanto richiesto dalla Norma, ci sarebbe la “sospensione” dell’autorizzazione a scaricare nel bacino!

La domanda spontanea è questa: dove si scaricherà allora il refluo depurato?

Meditate gente, meditate!».





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