venerdì 20 settembre 2024


22/11/2011 19:16:52 - Avetrana - Attualità

«La povera Sarah - scrive ancora la Procura - è stata uccisa senza opporre alcuna resistenza»

 
L’omicidio di Sarah Scazzi è stato compiuto «in un arco temporale non superiore ai dieci minuti quando con assoluta certezza Sarah era in compagnia di Cosima e Sabrina», ed è quindi «chiaro che lo strangolamento di Sarah era opera delle due donne». Lo scrivono il procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino, e il sostituto procuratore Mariano Buccoliero in una memoria di 71 pagine depositata al Tribunale del Riesame che poco fa ha iniziato la discussione sull’ordinanza di custodia cautelare per omicidio e sequestro di persona emessa nei confronti di Cosima Serrano e della figlia Sabrina Misseri il 26 maggio scorso.
 
L’ordinanza, poi confermata dal Riesame, su ricorso dei legali delle due imputate (ieri sono state rinviate a giudizio proprio con queste accuse), era stata annullata con rinvio dalla Cassazione per una serie di motivi, tra i quali la carenza di gravi indizi di colpevolezza. Sabrina, è scritto nella memoria, aveva «un movente forte (la gelosia per Ivano Russo, ndr) e in tal senso riconosciuto anche dalla Suprema Corte; Cosima, altrettanto, avendo condiviso quel movente di cui era perfettamente al corrente», come emergerebbe dall’interrogatorio di Cosima del 6 ottobre 2010.
 
«La povera Sarah - scrive ancora la Procura - è stata uccisa senza opporre alcuna resistenza», come emerge dalla consulenza del medico legale Luigi Strada. «Uno strangolamento solitario – è scritto nella memoria - avrebbe consentito certamente alla vittima il pieno movimento di mani e piedi che nel caso di Sarah non vi è stato. Nessun segno di reazione. L’unica spiegazione possibile era che Sarah era stata bloccata da due persone. Una la teneva e l’altra la strangolava».
 
ORE 17:42 - LEGALE COSIMA: «SARAH NON ENTRO' IN CASA»
“Non può seriamente affermarsi che Sarah Scazzi e il suo cellulare siano mai entrati dentro casa Misseri e, anzi, è assolutamente possibile che la ragazza, ove sia mai giunta nei pressi dell’abitazione del Misseri, sia rimasta tutta il tempo in garage (proprio come dichiarato dal Misseri nella prima versione resa dallo stesso)”. Lo scrivono gli avvocati Luigi Rella e Francesco De Jaco, difensori di Cosima Serrano nella memoria difensiva depositata oggi al tribunale del Riesame di Tranto. I giudici stanno discutendo sulla ordinanza di custodia cautelare in carcere del 26 maggio scorso nei confronti di Cosima e Sabrina, confermata dal Riesame in giugno e poi annullata con rinvio dalla Cassazione.










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