venerdì 29 novembre 2024


18/09/2012 07:30:29 - Manduria - Attualità

Il commissario straordinario: «Nonostante siano trascorsi 14 anni dalla prima adesione, non si sono registrati per il Comune di Manduria benefici diretti né tantomeno il servizio Agricoltura del Comune di Manduria è stato coinvolto in iniziative finalizzate al raggiungimento dei rispettivi scopi statutari»

 
Il commissario straordinario Aldo Lombardo ha deciso la revoca dell’iscrizione di Manduria all’associazione nazionale “Città del Vino”.
“Nonostante siano trascorsi 14 anni dalla prima adesione, non si sono registrati per il Comune di Manduria benefici diretti né tantomeno il servizio Agricoltura del Comune di Manduria è stato coinvolto in iniziative finalizzate al raggiungimento dei rispettivi scopi statutari, mentre per tutti questi anni sono state regolarmente corrisposte le rispettive quote associative» è riportato nella determina. «Nell’attuale momento di crisi, il Comune, il relazione alle necessità di economia della finanza pubblica, non può continuare a garantire il pagamento delle quote associative e, pertanto, è opportuno recedere dall’associazione».
Decisione che suscita il rammarico di Antonio Clemente Cavallo, ambasciatore delle Città del Vino.
«Manduria rappresenta, insieme agli altri comuni dell’area del Primitivo, uno dei territori vitivinicoli più importanti della Puglia e del Sud Italia» fa notare l’ex sindaco di Lizzano Cavallo. «Nell’autunno 2004 Manduria è stata scelta quale sede della convention nazionale delle Città del Vino, che ha visto la partecipazione di oltre cento sindaci provenienti da ogni parte d’Italia. In un momento di crisi come quello che viviamo, venir meno a una rete importante come quella delle Città del Vino è un grave segnale di resa».
Cavallo rimarca l’opera di questa associazione.
«In tutti questi anni l’associazione ha lavorato per valorizzare soprattutto aree vinicole più sofferenti e i soci della zona hanno potuto così usufruire di una serie di iniziative, di opportunità e di una rete di contatti che sarebbe grave perdere. Riteniamo che il commissario Aldo Lombardo abbia la piena facoltà di prendere una decisione in tal senso, ma siamo convinti che questa deliberazione, pur avendo un profondo significato politico in una contingenza così particolare e difficile, abbia una ricaduta sul territorio fortemente negativa, anche rispetto all’esiguo risparmio che si realizza, che certamente non costituisce una voce strategica tra le uscite del Comune, ma piuttosto un investimento attraverso cui Manduria può usufruire di tutti quei vantaggi che la rete mette a disposizione dei suoi soci».
Occorre, allora, riflettere sui risultati ottenuti da questa adesione per valutare meglio la decisione del commissario straordinario, che si è trovato una situazione finanziaria alle soglie del dissesto e che, pertanto, ha deciso di sforbiciare ogni ramo ritenuto “secco”.










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