venerdì 29 novembre 2024
Il ricorso presentato, per conto di sei Comuni, dall’avv. Nardella
Impugnata innanzi al Tar di Bari la delibera di giunta.jpg)
regionale del giugno scorso avente per oggetto la razionalizzazione della rete ospedaliera. Ma il legale che ha prodotto l’atto giudiziario, Nazario Nardella (appartenente al Foro di Taranto), non ha ricevuto, stranamente, anche il mandato da parte del Comune di Manduria, città in cui ha sede l’ospedale “Marianna Giannuzzi”, una delle struttura più penalizzate in Puglia dalle decisioni della Regione. A sostenere il ricorso, infatti, sono stati i Comuni di Maruggio, Avetrana, Sava, Torricella, Fragagnano e Lizzano.
regionale del giugno scorso avente per oggetto la razionalizzazione della rete ospedaliera. Ma il legale che ha prodotto l’atto giudiziario, Nazario Nardella (appartenente al Foro di Taranto), non ha ricevuto, stranamente, anche il mandato da parte del Comune di Manduria, città in cui ha sede l’ospedale “Marianna Giannuzzi”, una delle struttura più penalizzate in Puglia dalle decisioni della Regione. A sostenere il ricorso, infatti, sono stati i Comuni di Maruggio, Avetrana, Sava, Torricella, Fragagnano e Lizzano.Attraverso anche alcuni grafici, l’avv. Nardella rimarca la penalizzazione che ha subito il versante orientale della provincia di Taranto, per il quale non verrebbero più garantiti i Livelli Essenziali di Assistenza dell’Emergenza-Urgenza.
Nardella ribadisce la carenza di infrastrutture e di reti viarie dell’area geografica interessata.
«In assoluto contrasto con quanto fino a quel momento legiferato, la Giunta Regionale della Regione Puglia ha disattivato il punto nascita dell’Ospedale di Manduria e, quindi, dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia» scrive Nardella nel ricorso. «La decisione, francamente non comprensibile, andava a favorire il Punto Nascita del lontano ospedale di Grottaglie che, senza una logica razionale rispetto alle reali criticità presenti sul territorio, veniva mantenuto; in contrasto, con le indicazioni e la scelta di continuità e di programmazione legislativa sanitaria della stessa Regione Puglia. L’atto di deliberazione della Giunta Regionale in questione veniva approvato “senza” la preventiva partecipazione attiva dei Comuni, della conferenza dei sindaci e dei cittadini e formazioni sociali, facenti parte del comprensorio socio sanitario, interessati, alle scelte di programmazione sanitaria».
Quindi le motivazioni a sostegno del ricorso sono il grave errore di procedura (la omessa preventiva concertazione istituzionale), la violazione dei livelli essenziali di assistenza (la Giunta Regionale, con decisione illogica e irrazionale, lascia scoperta una intera e vasta area, precisamente il comprensorio orientale del presidio ospedaliero di Manduria, con una evidente lesione dei diritti fondamentali di tutela sanitaria della persona e dei livelli essenziali di assistenza), la disparità di trattamento e la violazione del principio di territorialità».
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