C’è il rischio di un nuovo e più lungo commissariamento: si potrebbe tornare alle urne anche nel 2015
Manduria città mafiosa?
Ancora pochi giorni e, poi, i cittadini della cittadina messapica conosceranno il parere, in merito, dei tre commissari che il Ministero degli Interni ha inviato a Manduria, sei mesi fa, per verificare se vi siano state delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli apparati della macchina amministrativa e se le coalizioni politiche che hanno amministrato la città negli ultimi lustri abbiano in qualche modo avuto rapporti con le organizzazioni malavitose.
La relazione dei tre commissari sarà consegnata (salvo richiesta di proroghe) entro sabato al Prefetto di Taranto, il quale redigerà un’altra relazione entro 45 giorni da inviare al Ministro dell’Interno previa consultazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato dalla presenza del Procuratore della Repubblica e dal Procuratore Distrettuale antimafia competenti per territorio.
Le sorti della città, quindi, saranno decisi nei prossimi 40-45 giorni. Fra gli addetti ai lavori regna un certo pessimismo: l’appalto sulla gestione dei parcheggi a pagamento (da tempo sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica, anche se sinora non sembra siano stati coinvolti direttamente dei politici) e alcune scelte compiute recentemente dal commissario straordinario sembrerebbero lasciar prevedere il peggio. Manduria, ovvero, potrebbe essere bollata come “città mafiosa”, forse oltre ogni … demerito.
In tal caso, il Ministro dell’Interno potrà proporre lo scioglimento dell’ente al Presidente della Repubblica, che emetterebbe il relativo decreto, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri entro 3 mesi a decorrere dalla presentazione della relazione del Prefetto. L’Ente, una volta commissariato, sarebbe retto da una commissione straordinaria per un periodo che andrà dai 12 ai 18 mesi, prorogabili fino a 24.
La commissione sarebbe composta da:tre membri scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza e svolgerebbe le funzioni di sindaco e giunta comunale.
In questa nefasta ipotesi, pertanto, la città di Manduria potrebbe tornare ad avere un’Amministrazione eletta dalla base non prima della primavera del 2014 e comunque entro quella del 2015.
Provvedimenti scatterebbero anche a carico di amministratori o dipendenti pubblici per i quali sarà provata la collusione con le organizzazioni criminali: ineleggibilità definitiva o a tempo per i primi, sospensione dall’incarico per i secondi, oltre, chiaramente, agli effetti del procedimento penale.