venerdì 29 novembre 2024


30/09/2012 14:13:15 - Manduria - Attualità

La gente non si sente più rappresentata dai partiti

 
I partiti non rappresentano più la comunità manduriana. Almeno per quel che riguarda la scelta delle modifiche circoscrizionali, consentita attraverso il provvedimento sul riordino delle province.
A sostenerlo è il movimento “Giovani per Manduria”, i cui attivisti sono preoccupati che alla Regione Puglia venga inviato un parere (quello di restare nella provincia di Taranto), che striderebbe con la volontà popolare (in tanti sono per il passaggio alla provincia di Lecce, seguendo l’esempio di Avetrana).
Dopo una prima riunione fra associazioni e movimenti che si è svolta nella serata di venerdì, per questa sera (alle 18), il costituendo comitato favorevole al passaggio nella provincia di Lecce ha convocato, presso palazzo Imperiali, una assemblea allargata a tutti gli interessati, per decidere insieme le prossime azioni da intraprendere. Una prima opzione per la quale si sta già lavorando è quella di una petizione popolare.
«Il commissario prefettizio ha invitato i partiti e i movimenti politici ad esprimere una scelta in merito, data l’impossibilità, visti i tempi e le risorse limitate, di convocare un referendum consultivo; ma essi stanno rispettando il volere dei cittadini loro iscritti e simpatizzanti o prendendo posizioni rappresentative delle sole segreterie di partito?» si chiedono i componenti del costituendo comitato. «All’interno dell’assemblea del movimento “Giovani per Manduria”, su 102 presenti, 99 si sono espressi per Lecce e solo 3 per Taranto-Brindisi. E’ chiaro quindi un netto scollamento tra ciò che pensa la maggioranza della cittadinanza e ciò che stanno dichiarando i partiti.
Facciamo appello al commissario Lombardo affinchè tenga conto solo di quei pareri espressione della volontà dei cittadini, tutelando così la cittadinanza da una eventuale scelta imposta per mantenere geografie politiche a vantaggio dei partiti e non delle comunità».
Il tempo per modificare la scelta è estremamente ristretto.
«La giunta regionale ha dato tempo fino al 2 ottobre ai comuni interessati, per
pronunciarsi in merito» si legge in una nota del costituendo Comitato. «E’ sentire comune del Comitato, però, che la decisione di acquisire il parere dei partiti e quindi fare una sintesi tra le diverse posizioni, non garantisca l’effettiva rappresentatività dell’intera comunità di Manduria. Al fine di evitare gravi scollamenti tra quanto espresso dalle segreterie dei partiti e quanto realmente nella volontà della cittadinanza, il Comitato intende avviare una petizione popolare al fine di consegnare al commissario prefettizio un numero considerevole di firme, in modo da metterlo nelle condizioni di esprimere una scelta veramente condivisa.
E’ stata già firmata una lettera al Presidente della Giunta Regionale, nella quale il Comitato chiede la possibilità di una proroga rispetto alla scadenza prefissata, in modo da avere i tempi necessari al fine di organizzare la petizione».










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